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Assegnati a Pechino i Giochi olimpici del 2008

Scene di giubilo della popolazione di Pechino dopo l'annuncio dell'assegnazione dei Giochi olimpici del 2008 Keystone

Nonostante le critiche indirizzate alla Cina sui diritti umani, la candidatura di Pechino, già favorita alla vigilia, l'ha spuntata. La scelta dei membri del CIO è caduta al secondo turno, dopo che al primo scrutigno la candidatura eliminata è stata quella di Osaka. Per la Svizzera si tratta di di un "segnale importante".

Com’era nelle previsioni, il Comitato olimpico internazionale ha assegnato a Pechino le Olimpiadi del 2008. A dare l’annuncio è stato il presidente uscente del Cio, Juan Antonio Samaranch.

La capitale cinese ha avuto la meglio sulle altre quattro capitali candidate: Parigi, Toronto, Istanbul ed Osaka. Il Cio non ha dunque tenuto conto dei numerosi appelli a non assegnare i giochi alla Cina, accusata di scarso rispetto dei diritti umani.

Nel corso del secondo turno, Pechino ha ottenuto 56 voti, contro i 22 di Toronto, i 18 di Parigi e i 9 andati ad Istanbul. Al primo turno la capitale cinese aveva ottenuto 44 voti contro i 20 di Toronto, i 16 di Istanbul, i 15 di Parigi ed i 6 di Osaka, che è stata quindi eliminata.

Con l’annuncio della città prescelta, si è chiusa anche la presidenza di Juan Antonio Samaranch, rimasto alla guida del Comitato olimpico internazionale per 21 anni.

Un grido di giubilo incontenibile si e’ alzato nelle strade di Pechino alla notizia che la Cina ha ottenuto l’assegnazione dei Giochi olimpici estivi del 2008. La città è stata immediatamente invasa da decine e decine di migliaia di persone che hanno occupato le strade principali e che, più o meno spontaneamente, si sono riversate sulla piazza Tienamen, tristemente celebre per la brutale repressione del movimento studentesco operata dal governo cinese nel 1989.

Nel rumore assordante di clacson, la gente èscesa in strada e si èradunata ovunque ci fosse una televisione, nei grandi magazzini, nei bar e nei ristoranti della città. Sulla grande spianate della piazza Tienamen, o della Porta Celeste che con i suoi 40 ettari èla più grande piazza del mondo, si sono svolte manifestazioni di giubilo per festeggiare l’evento.

Pechino è alla sua seconda candidatura negli ultimi 10 anni. Il tentativo precedente, quello concernente l’organizzazione delle Olimpiadi del 2000, non superò lo scoglio australiano di Sidney.

L’assegnazione delle Olimpiadi del 2008 a Pechino viene considerata dalla Svizzera come “un segnale importante”. Lo ha reso noto in una nota il Dipartimento federale degli affari esteri, il quale spera che la Cina “faccia tutto il possibile per integrarsi meglio nella comunità internazionale, in particolare riguardo ai diritti umani”.

swissinfo e agenzie

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