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Bilaterali bis: oltre il 70% di pareri favorevoli

19 maggio 2004: il presidente della Commissione europea Romano Prodi (a destra) incontra la delegazione svizzera per concludere i bilaterali bis. Keystone

Una netta maggioranza degli svizzeri è favorevole ai bilaterali bis.

Il 71% della popolazione sosterrebbe, secondo un sondaggio della «SonntagsZeitung», gli accordi con l’UE. I contrari sono solo il 14%.

Gli svizzeri sono nettamente favorevoli ai bilaterali bis. Secondo un sondaggio pubblicato domenica dal settimanale «SonntagsZeitung», il 71% dei cittadini elvetici accetterebbe in votazione gli accordi con l’Unione europea. Solo il 14% vi si opporrebbe, mentre il 15% è ancora indeciso.

Sostegno anche fra gli elettori UDC

L’indagine è stata effettuata dall’Istituto Isopublic dal 27 maggio al 4 giugno su un campione di 1000 persone aventi diritto di voto. Il sostegno ai bilaterali bis si riscontra in tutti i partiti, anche fra gli elettori dell’Unione democratica di centro (UDC).

Il 58% di questi ultimi voterebbero «sì». La più elevata percentuale a favore è registrata nel Partito socialista (90%), seguito dal PLR (84%) e dal PPD (76%).

Anche l’accordo di Schengen, minacciato da un referendum dell’UDC e dall’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI), ha ottenuto l’appoggio degli intervistati. Il 70% si è detto a favore, mentre il 13% è contrario. Il 17% non ha ancora preso una decisione in merito.

Solo il 28% di coloro che sono stati interrogati ritiene che i bilaterali minaccino il segreto bancario, mentre una maggioranza del 55% pensa il contrario. Le opinioni si diversificano maggiormente a proposito dell’allargamento dell’Unione europea: solo il 47% considera che sia positiva.

La soddisfazione di Calmy-Rey e Merz

In un’intervista alla «SonntagsZeitung», i consiglieri federali Micheline Calmy-Rey e Hans Rudolf Merz si sono detti soddisfatti della posizione degli svizzeri. «È meraviglioso», ha detto la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri, cosciente tuttavia del fatto che la votazione non è stata ancora vinta.

Il responsabile del dipartimento federale delle finanze spiega da parte sua che l’accordo di Schengen non aprirà le frontiere in modo incontrollato. Niente cambierà alle dogane e i controlli saranno mantenuti, ha dichiarato.

In un’intervista concessa al «SonntagsBlick» Merz si è lamentato tuttavia delle continue richieste dell’Unione europea e in particolare dell’entrata in vigore dell’accordo sulla fiscalità a partire dal 2005.

Tale idea è illusoria, ha affermato. Non sarebbe un bene se l’accordo entrasse in vigore così presto. Secondo Merz, alcune persone potrebbero considerare la decisione come un diktat di Bruxelles.

swissinfo e agenzie

71% degli svizzeri favorevoli ai bilaterali bis.
15% contrari.
55% pensa che i bilaterali bis non minaccino il segreto bancario.

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