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I temi cantonali

Si è votato in 12 cantoni su complessive 21 proposte a carattere locale.

Una carrellata dei principali appuntamenti.

Grigioni

Il parlamento dei Grigioni non verrà più eletto con il sistema maggioritario. Chiamato ad esprimersi sulla revisione totale della Costituzione cantonale, che è stata approvata con oltre 26’000 voti contro 13’000, il popolo retico ha infatti preferito la variante del sistema misto denominato «modello grigione», caratterizzato da una forte componente proporzionale. Il cambiamento è stato deciso con soli 12 voti di scarto.

Pure approvata la Legge sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia, base legale per la promozione di asili nido e del doposcuola.

Argovia


Gli argoviesi hanno approvato tutti e quattro gli oggetti su cui erano chiamati ad esprimersi: l’iniziativa del PLR che chiedeva di ridurre da 200 a 140 il numero dei membri del parlamento cantonale; la trasformazione dei tre ospedali cantonali in società anonime; la riorganizzazione degli uffici di stato civile; la legge sull’assunzione dei docenti.

Ginevra


Con una proporzione di 6 contro 4, i ginevrini hanno rifiutato di aumentare temporaneamente le imposte per i super- ricchi e per le imprese floride. Il «contributo di solidarietà», da applicarsi fino al 2009, avrebbe colpito i contribuenti con patrimoni superiori a 1,5 milioni di franchi (circa 6000), nonché le imprese che conseguono un utile nel caso di un tasso di disoccupazione superiore ale 2 per cento.

Pure bocciata una modifica legislativa che avrebbe esteso il diritto di esproprio dello Stato.

Zurigo

Gli zurighesi hanno respinto nettamente un’iniziativa socialista che chiedeva un esonero dalle imposte per i contribuenti il cui reddito imponibile è inferiore al minimo vitale (14’600 franchi per i single e 22’000 per le coppie sposate) e una riduzione per le persone con reddito modesto (meno di 49’000 e di 80’000 franchi rispettivamente). Il Partito socialista ritiene che delle riduzioni dell’aliquota d’imposta decise negli ultimi anni abbiano tratto profitto quasi esclusivamente i ricchi.

Basilea campagna


L’elettorato di Basilea Campagna ha accettato due iniziative popolari miranti a facilitare il traffico sulla A2. La prima esige dal governo che si dia da fare per accelerare la costruzione di una terza galleria del Belchen, dove sono spesso necessari lavori di manutenzione. La seconda vuole obbligare le autorità cantonali a prendere tutte le misure possibili per impedire o limitare le code.

Basilea città

Le prestazioni complementari AI/AVS a Basilea Città saranno riviste al rialzo e regolamentate diversamente: l’elettorato ha infatti chiaramente avallato la modifica in tal senso decisa dal parlamento. Dei miglioramenti, che alle casse pubbliche costeranno circa due milioni all’anno, beneficeranno circa seimila persone. la sinistra, Ps escluso, aveva lanciato un referendum, giudicando gli aumenti insufficienti e temendo che in futuro queste prestazioni possano essere persino soppresse.

San Gallo


Gli orari di apertura dei negozi nel canton San Gallo non saranno prolungati: l’elettorato ha infatti rifiutato la revisione della relativa legge. Un progetto analogo era già stato respinto nel 1996. Contro la proposta di governo e parlamento avevano lanciato il referendum i sindacati, Verdi, Ps e Partito evangelico.

Friburgo/Vaud

Come i sangallesi si sono pronunciati anche i friburghesi, chiamati a decidere sull’orario prolungato di apertura di chioschi e negozietti. Contro la riveduta legge cantonale sull’esercizio del commercio sinistra e sindacati avevano lanciato il referendum.

Accettata invece a larghissima maggioranza la costruzione del liceo intercantonale della Broye, la prima istituzione del genere in Svizzera. Previsto a Payerne (VD) dove dovrebbe essere inagurato nel 2005, il liceo potrà accogliere 800 allievi ed è preventivato a quasi 70 milioni di franchi, una spesa che i due cantoni si suddivideranno. Il progetto è stato infatti approvato anche dall’elettorato vodese.

Sciaffusa


Gli sciaffusani hanno respinto un aumento delle tasse sui veicoli a motore, nettamente inferiori alla media nazionale visto che sono in vigore dal 1969. Hanno fatto così fallire anche il sesto tentativo del Cantone di aumentare le entrate per la realizzazione di infrastrutture stradali.

Uri


Anche nel canton Uri, per la seconda volta in tre anni, l’elettorato si è opposto all’aumento delle tasse di circolazione, anche se l’ordinanza sottopostagli avrebbe dovuto rincarare solo quelle che sono nettamente inferiori alla media svizzera.

Svitto


Stessa musica nel canton Svitto: le tasse di circolazione resteranno invariate visto che per la quarta volta in dieci anni, l’elettorato ha nettamente respinto una nuova regolamentazione.

Pure rifiutata, a sorpresa dato che il progetto non era contestato, e per soli 53 voti, la nuova legge sull’aiuto sociale che avrebbe consentito ai comuni di promuovere e sostenere le strutture di accoglienza extra-familiari, mentre è stato approvato l’ampliamento del deposito di sale per le strade.

swissinfo e agenzie

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