Pascal Couchepin relativizza le pressioni dell’UE

Il consigliere federale Pascal Couchepin ha relativizzato sabato le pressioni europee sulla Svizzera. Intervenendo alla radio romanda ha dichiarato che il rapporto francese sul riciclaggio di denaro sporco, che accusa alla Svizzera, è frutto di un «deputato di seconda linea».
Per Couchepin non bisogna porre sullo stesso piano il rapporto, fatto dal alcuni parlamentari francesi, o la lettera di un solo commissario europeo, Chris Patten, con un negoziato che si tiene tra Bruxelles e Berna.
«Svizzera e UE hanno attualmente punti di vista diversi sul modo per avviare nuove trattative bilaterali – ha detto il capo del DFE- si segnano le posizioni ed è normale che all’inizio non si facciano concessioni; neppure noi ne faremo».
Quanto alla mucca pazza, il ministro dell’economica ha riaffermato di non essere favorevole al depistaggio sistematico ed ha definito questa soluzione «demagogica», «scientificamente ingiustificata». Couchepin si è inoltre detto preoccupato per la riduzione del prezzo della carne bovina, pagato ai produttori. «Sembra che ci sia una forte pressione dei compratori per far abbassare il prezzo e tale pressione non è giustificata dal mercato, che risulta relativamente sano», ha commentato.
swissinfo e agenzie

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