Stati Uniti: Gore si ritira, Bush diventa presidente

In un discorso alla nazione, Al Gore ha accettato il verdetto della Corte suprema, che lo ha di fatto escluso dalla corsa alla Casa bianca. 36 giorni dopo le elezioni, George W. Bush viene quindi confermato virtualmente presidente americano.
Il vicepresidente Al Gore ha invitato mercoledì sera tutti gli americani ad unirsi compatti dietro «il prossimo presidente degli Stati Uniti George Bush».
Gore, accettando ufficialmente la sconfitta, ha detto di aver telefonato al «presidente eletto Bush» per congratularsi per la vittoria. Trovando nella sconfitta l’eloquenza e l’umiltà che lo avevano spesso eluso durante la campagna, Gore ha invitato i suoi sostenitori ad accantonare «il rancore di parte» e ad avviare «il processo di conciliazione» per il bene del paese.
«La Corte Suprema ha parlato. Non ci devono essere dubbi: pur restando in forte disaccordo con la decisione accetto la irrevocabilità del risultato», ha detto il vicepresidente, parlando dal suo ufficio alla Casa Bianca, attorniato dai familiari e dal suo vice Joe Lieberman.
«Dobbiamo essere uniti dietro al nostro nuovo presidente», ha aggiunto Gore. «Gli ho offerto di incontrarci prima possibile in modo da cominciare a sanare le divisioni della campagna e dello scontro successivo», ha aggiunto.
I due ex-rivali hanno concordato di incontrarsi martedì prossimo. In un discorso totalmente privo di amarezza e di accenni polemici Ma il tono misurato del suo discorso, acclamato da repubblicani e democratici, lascia intendere che Gore ha intenzione di restare ancora a lungo sulla ribalta politica.
swissinfo e agenzie

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.