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Votazioni ed elezioni anche in numerosi cantoni

A Ginevra, dove il 43% della popolazione non è svizzera, si decide se accordare il diritto di voto sul piano comunale agli stranieri Keystone Archive

Week-end di elezioni in quattro cantoni, in concomitanza con la votazione federale. Vallese e Soletta rinnovano governo e parlamento, Argovia elegge il Gran Consiglio e a Berna si designa il successore in senato di Samuel Schmid, diventato ministro della difesa. Ginevra potrebbe accordare il diritto di voto agli stranieri.

In Vallese gli occhi sono puntati sulla candidatura «selvaggia» di Cilette Cretton, che si lancia nella corsa malgrado il suo partito – il PLR – le abbia preferito come candidato ufficiale l’economista Claude Roch. Si ripresentano per un nuovo mandato Thomas Burgener (PS), Jean René Fournier (PPD), Jean-Jacques Rey- Bellet (PPD) e Wilhelm Schnyder (cristiano-sociale). Tutti, secondo le previsioni, dovrebbero essere riconfermati. Per i 130 seggi del parlamento si sono annunciati un numero record di pretendenti: in totale 214 (di cui 35 donne). Di essi 72 sono uscenti. Per la prima volta partecipa alle elezioni la locale sezione dell’Unione democratica di centro.

A Soletta per le cinque poltrone del Consiglio di stato i candidati in lizza sono dieci: i cinque ministri uscenti -Christian Wanner (PLR), Ruth Gisi (PLR) Rolf Ritschard (PS), Walter Straumann (PPD) e Thomas Wallner (PPD) – e cinque outsider. Dei nuovi pretendenti solo il socialista Andreas Bühlmann ha qualche possibilità di successo. Tra gli uscenti, il più esposto sembra essere il democristiano Wallner. Il rinnovo del Gran Consiglio si farà senza i «verdi»: dei sei ecologisti uscenti solo uno infatti si ripresenta. Scende in campo per la prima volta il «partito umanista della canapa», capeggiato da Samuel Ritschard, figlio del consigliere di stato Rolf e nipote dell’ex consigliere federale Willi.

Per il rinnovo del Gran Consiglio di Argovia (200 seggi) i candidati sono complessivamente 727 (510 uomini e 217 donne), 159 in meno di quattro anni fa. Il legislativo uscente è dominato da PS e Unione democratica di centro (entrambi con 48 mandati), ma l’UDC vorrebbe operare il sorpasso dopo il successo ottenuto nelle ultime elezioni federali. Dei deputati eletti nel 1997, un quinto ha abbandonato la carica nel corso della legislatura e altri 59 rinunciano a sollecitare un nuovo mandato.

Berna elegge il suo rappresentante nel Consiglio degli Stati in successione del neo ministro della difesa Samuel Schmid. Due i candidati: Hans Lauri (UDC), attualmente consigliere di stato e titolare del dipartimento delle finanze, e la socialista Gret Haller. I favori dei pronostici vanno a Lauri, nel governo cantonale del 1994.

In dieci cantoni sono in programma votazioni su temi di portata regionale. I ginevrini in particolare dovranno pronunciarsi su un progetto di legge volto a concedere agli stranieri il diritto di voto e di eleggibilità sul piano comunale. La città di Ginevra conta 177’692 abitanti, di cui il 43,1 per cento sono stranieri provenienti da 183 paesi diversi. In quattro quartieri i non svizzeri costituiscono addirittura la maggioranza della popolazione e il diritto di voto è visto come un fattore di coesione sociale. Il progetto di legge costituzionale approvato dal Gran Consiglio prevede di concedere i diritti civici agli stranieri residenti nel cantone e domiciliati in Svizzera da otto anni almeno. Il progetto è sostenuto dalla sinistra e dai democristiani.

swissinfo e agenzie

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