Gioia e giubilo dopo la Dichiarazione d'indipendenza del 17 febbraio 2008 nella capitale Pristina. (Keystone)
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Campagna per le elezioni parlamentari dell'8 giugno 2014: manifesto pubblicitario dell'allora primo ministro kosovaro e attuale presidente Hashim Thaçi. (Keystone)
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Mitrovica, la città di confine nel Kosovo settentrionale, è divisa etnicamente. (Keystone)
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Meglio scendere di sella in questa stradina sterrata nella campagna vicino a Novosellë. (Keystone)
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Marzo 2008: l'allora ministra elvetica degli affari esteri Micheline Calmy-Rey con Fatmir Sejdiu, presidente del Kosovo, poco prima dell'inaugurazione dell'ambasciata svizzera a Pristina. (Keystone)
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Il comune di Viti, nel sud-est, del Kosovo rende omaggio all'ex ministra svizzera Micheline Calmy-Rey per il suo sostegno tempestivo all'indipendenza dell'ex provincia serba. (Sandrine Salerno)
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L'installazione "Newborn" ricorda l'indipendenza del Kosovo, nel bel mezzo della capitale Pristina. (Keystone)
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Una parte dell'installazione dell'artista Alketa Xhafa Mripa, allo stadio di Pristina, che rende omaggio alle vittime di stupri durante la guerra del 1998-1999 in Kosovo. (Keystone)
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Febbraio 2008: i serbi protestano contro l'indipendenza del Kosovo, nella città etnicamente divisa di Mitrovica. (Keystone)
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Commemorazione del politico serbo moderato Oliver Ivanovic, ucciso a colpi di arma da fuoco davanti al suo ufficio a Mitrovica, il 16 gennaio 2018. (Keystone)
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Il ministro degli esteri del Kosovo Behgjet Pacolli (a sinistra), che possiede anche un passaporto svizzero, insieme all'omologo italiano Angelino Alfano. (Keystone)
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Il Kosovo, lo Stato più giovane d'Europa, festeggia il decimo anniversario. Tuttavia, il paese non è ancora riconosciuto da tutti gli Stati membri dell'ONU e dell'UE. Lo status rimane un problema per il fragile Stato balcanico.
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Ho studiato graphic design a Zurigo e Londra, dal 1997 al 2002. Da allora ho lavorato come graphic designer, art director, photo editor e illustratrice.
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