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Al via a Berna la sessione autunnale delle Camere

Lavori parlamentari al Consiglio nazionale nella sessione estiva: in primo piano i consiglieri nazionali Werner Marti ed Odilo Schmid ascoltano il collega Ulrich Giezendanner. Keystone / Lukas Lehmann

Non molti i temi in programma ad eccezione dell'aborto e dell'Europa nella sessione autunnale del parlamento che inizia lunedì. All'ordine del giorno dossier come quello del mercato dell'elettricità e quello della legge sul piccolo credito.

In mancanza di temi importanti, il Consiglio nazionale si è concesso un programma piuttosto leggero, con addirittura due settimane di tre giorni soltanto. Nelle tre settimane di lavori parlamentari, che si concluderanno il 6 ottobre, i consiglieri agli Stati avranno un ordine del giorno più ricco.

Prima di affrontare la liberalizzazione del mercato dell’elettricità, la Camera dei cantoni avrà gli occhi puntati sull’esito della votazione federale del 24 settembre sulle tasse energetiche. Nella sessione di giugno, gli Stati avevano espressamente rinviato il dibattito.

In caso di rifiuto della tassa di 0,3 centesimi al chilowattora (kWh) per le energie non rinnovabili, il Consiglio degli Stati potrebbe introdurre nella legge misure in favore della forza idrica. Potrebbe pure optare per un’apertura più rapida del mercato dell’elettricità per i piccoli e medi consumatori.

Altro tema controverso ed «abituale», la depenalizzazione dell’interruzione volontaria della gravidanza (IVG). Dopo che gli Stati avevano rinviato il dibattito in giugno, la commissione ha leggermente cambiato il progetto con un solo voto di maggioranza, proponendo di restare alla soluzione dei termini che autorizza l’aborto nelle prime 14 settimane di gravidanza. Il Plenum potrebbe però preferire il modello democristiano, che prevede la depenalizzazione dell’IVG nelle prime 12 settimane e soltanto dopo che la gestante abbia consultato due medici.

La donna sarà ancora all’ordine del giorno con l’assicurazione maternità. Il Consiglio degli Stati, che si pronuncerà in merito sulla base di interventi parlamentari e cantonali, potrebbe mostrarsi meno generoso del Nazionale. La sua commissione propone una copertura per otto settimane e non per quattordici.

La Camera dei cantoni potrebbe anche attenuare la portata della legge sul credito al consumo. Tra protezione dei consumatori e libertà di commercio, la sua commissione raccomanda di tener maggiormente in considerazione, rispetto al Nazionale, gli interessi del settore creditizio. Sembra comunque assodato che il tasso massimo d’interesse, per i piccoli crediti, sia fissato al 15 percento.

I senatori avranno ancora in programma due iniziative popolari: quella «per una fornitura di medicamenti sicura e volta alla promozione della salute (Iniziativa medicamenti)», che vuole limitare la vendita di farmaci agli specialisti, e quella «per una maggiore sicurezza stradale grazie alla velocità massima di 30 chilometri orari nelle località, con eccezioni (Strade per tutti)». I due testi dovrebbero essere respinti.

Dopo il rifiuto del Consiglio degli Stati d’entrare in materia su un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Sì all’Europa», il Consiglio nazionale riprenderà il dossier. Dovrà in particolare affermare se intende restare sulle sue posizioni ed optare per un contro progetto, come proposto dalla sua commissione. In tal caso, ancora in questa sessione, l’oggetto tornerebbe agli Stati.

Il Nazionale è pure chiamato a concludere l’esame del dossier relativo all’armamento dei soldati svizzeri in missione di pace all’estero. Accoglierà poi il programma d’armamento 2000, compresi i carri per granatieri.

Per contro, l’idea di creare campi d’internamento per richiedenti l’asilo e stranieri clandestini, delinquenti o recalcitranti, non dovrebbe essere accolta dalla Camera del popolo. La commissione propone di non dar seguito a un’iniziativa del Cantone d’Argovia, adottata dagli Stati a due contro uno.

swissinfo e agenzie

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