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Da gennaio, abolita la tassa di bollo sulle transazioni di borsa

Le Camere hanno votato martedì l'urgenza su una serie di esoneri approvati in questa sessione. Le misure genereranno una minore entrata fiscale di 218 milioni di franchi.

Il Consiglio nazionale ha approvato l’urgenza con 117 voti contro 42 e 4 astenuti, il Consiglio degli Stati con 35 voti contro 4. Ci mancava poco che l’urgenza fosse negata. Infatti, in una prima votazione, la maggioranza assoluta dei membri è sfuggita al Nazionale per un solo voto: 100 sì contro 48 no.

In tal caso, prima dell’entrata in vigore dello sgravio fiscale sulle transazioni di borsa, occorreva attendere la scadenza del termine referendario di 100 giorni. Ma non è stato il caso: su richiesta di Alexander Baumann (UDC/TG), il plenum si è pronunciato nuovamente, stavolta raggiungendo l’auspicata maggioranza assoluta.

Dopo l’iter parlamentare, gli investitori istituzionali esteri e i fondi d’investimento svizzeri – in concorrenza con quelli stranieri – saranno esonerati dalla tassa di bollo. La stessa sarà pure soppressa per le transazioni su titoli svizzeri, effettuate attraverso la mediazione di borse estere.

Lo sgravio fiscale provocherà una minore entrata annua di circa 218 milioni di franchi. Le perdite sono così inferiori a quelle inizialmente previste dal Consiglio federale (490 milioni). Il governo voleva infatti esonerare anche le casse pensioni e altri investitori istituzionali svizzeri.

Il Consiglio nazionale, che in un primo tempo aveva sostenuto la proposta del Consiglio federale, si è poi allineato alla proposta degli Stati di continuare a imporre questi investitori. In entrambe le Camere, le proposte di estendere o di ridurre ulteriormente la lista degli esonerati sono state respinte.

Gli altri progetti di sgravi fiscali del Consiglio federale, concernenti le famiglie e la proprietà dell’alloggio, rimangono per il momento nel cassetto. Il ministro delle finanze Kaspar Villiger intende infatti accertarsi delle buone condizioni di salute delle finanze federali prima di presentare le sue proposte al parlamento.

swissinfo e agenzie

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