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Ginevra 2000, in corso da domenica anche il Forum delle organizzazioni non governative

Ginevra, centro del mondo per la società civile fino a venerdì Keystone

Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e la consigliera federale Ruth Dreifuss hanno inaugurato il Forum delle ONG. Sempre in margine al vertice sociale, circa 4000 persone hanno partecipato domenica ad una manifestazione anti-globalizzazione.

Il “Forum Ginevra 2000” è organizzato dalla Svizzera per dare voce alla società civile in occasione del summit sociale dell’Onu sulla povertà. Qualche centinaio di organizzazioni non governative da tutto il mondo si incontrano e discutono fino a venerdì di come ridurre la povertà e ridare speranza a 2,8 miliardi di individui che vivono con meno di 2 dollari al giorno.

A pochi passi, al palazzo delle Nazioni Unite, lunedì si apre la sessione straordinaria dell’assemblea generale dell’Onu convocata per fare il bilancio della lotta alla miseria cinque anni dopo la conferenza di Copenhagen sullo sviluppo sociale.

Per la Svizzera è l’appuntamento diplomatico più importante dell’anno. Come ha detto il ministro dell’economia Pascal Couchepin che guiderà la delegazione elvetica composta di 28 persone, “l’obiettivo di Ginevra 2000 è di mettere un termine all’era del confronto” e “porre la giustizia sociale al centro dell’agenda della politica economica globale”.

Ecco perché accanto al summit sociale che vedrà la partecipazione di 186 Stati, Berna ha voluto anche organizzare questo summit parallelo dove i rappresentanti del mondo sindacale, del volontariato, dell’industria e degli ambienti accademici potranno confrontare le loro idee su come raggiungere uno degli obiettivi più ambiziosi che si è posta la comunità internazionale quando nel 95 a Copenhagen ha fissato il 2015 come scadenza per dimezzare la povertà nel mondo.

Sempre domenica ha preso avvio un nutrito programma di avvenimenti culturali e artistici che si tengono al “Village”, un’area espositiva allestita nei pressi del palazzo dell’Onu in cui 80 organizzazioni non governative, dall’India ai Balcani, dall’Algeria all’Afganistan, dal Senegal alla Spagna, presenteranno prodotti artistici e gastronomici.

Una festa “per l’incontro dei popoli”, finanziata da una serie di sponsor privati, tra cui la Fondation pour Genève, presieduta dal banchiere Ivan Pictet, si terrà lunedì e coinvolgerà la città intera. Il momento clou sarà lo spettacolo dell’artista Christophe Berthonneau, il mago dei fuochi d’artificio che ha “illuminato” la Tour Eiffel lo scorso Capodanno e che farà lo stesso con il celebre Jet d’Eau ginevrino.

Per organizzare il Forum (la cui iscrizione costa 50 franchi) e per la “trasferta” da New York a Ginevra dell’assemblea generale Onu, la Confederazione spenderà 5 milioni di franchi, il cantone di Ginevra un milione, la Città 300 mila franchi. I privati hanno assicurato invece un milione di franchi.

Parte di queste somme serviranno per coprire le spese di viaggio, pernottamento e organizzative delle delegazioni provenienti dai paesi più poveri. Imponente anche il servizio d’ordine che da sabato ha chiuso l’accesso all’Omc, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, che è nel mirino della “nebulosa” dei comitati anti globalizzazione riuniti da giovedì a Ginevra in un “contro summit” con l’obiettivo (solo parzialmente raggiunto) di creare una struttura di coordinamento per le prossime battaglie.

Intanto, circa 4-5000 manifestanti sono sfilati domenica pomeriggio per le vie di Ginevra contro la globalizzazione e l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). I dimostranti hanno denunciato «la mascherata» del vertice dell’Onu sulla povertà che si apre lunedì.

«Il vertice sociale organizza la miseria sociale», si leggeva sui volantini. A cinque anni dal vertice di Copenhagen, il bilancio è disastroso. Domani a Ginevra, ci saranno gli stessi responsabili e si ricomincia tutto da capo, affermano i manifestanti.

La polizia ha sorvegliato tutto il percorso della dimostrazione mentre i militari hanno preso posto all’interno e all’esterno del Palazzo delle Nazioni, per venire in aiuto alle guardie dell’ONU. Non ci sono stati incidenti degni di nota.


Mariagrazia Coggiola, Ginevra

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