Prospettive svizzere in 10 lingue

La Svizzera potrebbe presto bandire la pubblicità del tabacco

L'iniziativa popolare contro la pubblicità del tabacco seduce ancora la maggioranza dell'elettorato elvetico malgrado una rimonta del campo del "no". © Keystone / Christian Beutler

L'iniziativa per un divieto della pubblicità del tabacco sembra dirigersi verso l'approvazione da parte popolo svizzero, secondo il secondo sondaggio in vista delle votazioni del 13 febbraio. Il pacchetto di aiuti ai media, invece, si trova in una posizione difficile a dieci giorni dallo scrutinio.

Malgrado la progressione del campo del “no”, l’iniziativa popolare contro la pubblicità del tabacco continua a sedurre un’ampia maggioranza dell’elettorato elvetico. Il testo chiede di vietare “ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco che raggiunge fanciulli e adolescenti”.

Il 63% delle persone interpellate sostiene il progetto lanciato dagli ambienti che si battono per la prevenzione, mentre il 35% vi si oppone. È quanto emerge dal secondo sondaggio realizzato dall’istituto gfs.bern per conto della Società svizzera di radiotelevisione SSR (di cui fa parte anche SWI swissinfo.ch).

Contenuto esterno

Il tasso d’approvazione dell’iniziativa è diminuito di dieci punti percentuali nel corso della campagna. Coloro che si battono contro il testo sono sicuramente riusciti a consolidare il sostegno a destra dello scacchiere politico, ma gli argomenti di promotori e promotrici dell’iniziativa continuano a colpire nel segno. Se la vendita di sigarette è vietata alle giovani generazioni, è logico proibire anche la pubblicità a loro indirizzata, ritiene la maggioranza di chi ha risposto al sondaggio.

Per la seconda indagine demografica in vista delle votazioni federali del 13 febbraio 2022, l’istituto gfs.bern ha interpellato tra il 19 e il 26 gennaio 7’660 persone con diritto di voto, selezionate in modo rappresentativo e ripartite in tutte le regioni linguistiche. Il margine d’errore statistico è di +/- 2,8 punti percentuali.

D’altro canto, il controprogetto indiretto elaborato da Governo e Parlamento, che presenta delle novità, non sembra convincere. Solo il 36% di chi ha risposto al sondaggio è dell’opinione che sarebbe sufficiente per proteggere le fasce più giovani della popolazione dal tabagismo.

Il “no” agli aiuti ai media avanza

Il pacchetto di aiuti finanziari a favore dei media rischia di non superare la prova delle urne. Il progetto delle autorità prevedi di stanziare 150 milioni di franchi supplementari all’anno a giornali, radio, televisioni private e media online.

In base al secondo sondaggio SSR, il 49% dell’elettorato svizzero intende respingere il pacchetto, il 46% lo sostiene mentre il 5% non sa ancora cosa scriverà sulla scheda di voto.

Contenuto esterno

Il campo del “no” ha guadagnato terreno nel corso della campagna, mentre il sostegno agli argomenti di chi è favorevole agli aiuti è diminuito. Chi si oppone alla legge convince dicendo che proteggere un settore economico dai mutamenti del mercato non è compito dello Stato. Nel campo del “sì”, una maggioranza delle persone ritiene che gli aiuti fortifichino la democrazia elvetica promuovendo un’attività giornalistica indipendente anche a livello regionale.

L’aiuto ai media polarizza fortemente l’opinione pubblica. La sinistra è a favore, la destra è contro. I voti dell’elettorato di centro e di chi non ha affiliazione partitica saranno determinanti, ritiene gfs.bern. L’istituto demoscopico sottolinea che l’esito del voto resta incerto e che gli ultimi giorni della campagna saranno decisivi.

La tassa di emissione potrebbe restare

Il popolo svizzero non sembra voler alleggerire le tasse delle grandi imprese basate in Svizzera come vorrebbero invece Governo e Parlamento. Durante la campagna, chi si oppone alla soppressione della tassa d’emissione sul capitale proprio, riscossa quando un’impresa acquisisce nuovo capitale emettendo titoli (azioni e simili), è riuscito a mantenere un vantaggio.

Il 53% delle persone interpellate intende votare contro la modifica della Legge federale sulle tasse di bollo, mentre il 39% si dice favorevole.

Contenuto esterno

Anche questo tema polarizza le opinioni. La destra è ampiamente favorevole alla soppressione di una tassa che colpisce le grandi imprese. A sinistra, l’opposizione è netta e si è ulteriormente rafforzata nel corso della campagna. Inoltre, gli argomenti a favore del “no” sembrano sedurre la maggioranza del popolo elvetico.

Due terzi dell’elettorato ritengono che i grandi gruppi e le società finanziarie non abbiano bisogno di un alleggerimento del loro fardello fiscale.

Un rifiuto della misura proposta dalle autorità è lo scenario più probabile, secondo gfs.bern. “Il progetto è percepito come ingiusto e questo tipo di argomento ha già fatto respingere in passato altri progetti di imposizione delle aziende, tra cui ad esempio la Riforma III dell’imposizione delle imprese”, si legge nel rapporto dell’istituto.

Nessun ulteriore freno alla sperimentazione animale

Il popolo svizzero dovrebbe esprimersi, per la quarta volta, contro il divieto della sperimentazione animale. Stando al secondo sondaggio in vista delle votazioni, il destino dell’iniziativa è segnato.

Il 68% delle persone interpellate intende respingere il testo mentre il 26% ha dichiarato di volerlo approvare. Il campo del “no” è progredito di venti punti percentuali in un mese.

Contenuto esterno

Sia a destra che a sinistra dello scacchiere politico si respinge il testo che vuole vietare ogni tipo di sperimentazione su animali ed essere umani così come l’importazione di prodotti sviluppati ricorrendo a tali esperimenti.

La maggioranza dell’elettorato ritiene che l’attuale quadro legale riduca già gli esperimenti sugli animali al minimo necessario per la ricerca. Teme anche che un divieto obblighi ricercatori e ricercatrici a trasferirsi all’estero per lavorare.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR