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A caccia delle cascate svizzere

Per volume d'acqua le cascate del Reno sono le più importanti in Europa Christian Schwick

Inventariare e presentare in un libro le più belle cascate elvetiche. È la scommessa riuscita di due giovani geografi svizzeri.

L’opera di Christian Schwick e Florian Spichtig non è una semplice raccolta di fotografie, ma un vero e proprio invito a partire alla scoperta di questo patrimonio naturale.

“L’anima umana somiglia all’acqua: viene dal cielo, risale al cielo e ancora deve tornare alla terra, in eterno mutamento”.

Nel 1779 visitando la valle di Lauterbrunnen, nell’Oberland bernese, Goethe rimase così affascinato dalle numerose cascate, ed in particolare da quella di Staubbach, che compose il “Canto degli spiriti sopra le acque”.

Ed è forse proprio a causa di questa onnipresenza che finora in Svizzera pochi si sono veramente interessati da vicino a questa bellezza naturale. Le cascate fanno talmente parte del paesaggio, che nessuno prima d’ora si era sognato di stilarne un inventario completo.

Il vuoto è però ora stato colmato grazie a due geografi, Christian Schwick e Florian Spichtig, autori di un libro fresco di stampa.

Dalle più spettacolari e famose, come le cascate del Reno nei pressi di Sciaffusa, a quelle più remote e sconosciute, come la Mattbachfall, nella zona del passo del Panixer, nel canton Glarona, nulla è sfuggito ai due geografi.

Un lavoro da certosini

Il libro, pubblicato per ora solo in tedesco, non è una semplice raccolta fotografica. Per ogni cascata sono indicate l’altezza, le coordinate, il luogo e le caratteristiche geofisiche.

Inoltre, gli autori indicano con precisione gli itinerari pedestri per poterle ammirare, nonché come avvicinarsi alla zona con i trasporti pubblici.

Nella prima parte, i due geografi ritracciano pure la genesi della formazione delle cascate, presentano le diverse morfologie, le caratteristiche fisiche ed ecologiche, l’etimologia…

Non viene dimenticato neppure l’aspetto economico. Secondo i due autori, le cascate hanno un potenziale turistico poco sfruttato. Solo in alcuni luoghi sono valorizzate a sufficienza. Le cascate del Reno, dove ogni anno affluiscono 1,5 milioni di visitatori, sono infatti l’eccezione.

Un patrimonio che dalla fine del XIX secolo si è comunque ridotto drasticamente: le dighe e gli altri impianti per la produzione di energia idroelettrica hanno infatti fatto scomparire completamente o parzialmente il 60-70% delle cascate.

“Cacciatori di cascate”

“Io e Florian Spichtig abbiamo iniziato ad interessarci alle cascate durante un’escursione nella Gasterntal, nei pressi di Kandersteg”, ci dice Christian Schwick. “A nostra grande sorpresa ci siamo resi conto che in Svizzera c’era pochissima documentazione su questo tema e abbiamo quindi deciso di effettuare il nostro lavoro di diploma universitario sulle cascate”.

Nel 2000, i due giovani geografi iniziano la loro caccia alle cascate. Delle oltre 400 che trovano sulle cartine geografiche ne visitano 300. “Le abbiamo classificate secondo quattro criteri: visibilità, notorietà, quantità d’acqua e altezza”, spiega Christian Schwick. La maggior parte si trovano naturalmente nella regione alpina.

Schwick e Spichtig non si fermano però alla tesi di laurea. I due “cacciatori di cascate” sviluppano un sito internet e assieme alle autorità di alcuni comuni concepiscono dei cartelli informativi sull’altezza, il flusso e la geologia di alcune di queste “meraviglie naturali dimenticate”.

Centoventinove cascate

Un lavoro ricompensato con lo “Swiss Mountain Water Award 2006”, un premio dotato di 50’000 franchi attribuito a progetti degni di nota nel territorio alpino della Svizzera.

Dopo sei anni e 4’000-5’000 ore di lavoro, di cui moltissime passate con gli scarponi ai piedi, i due geografi hanno raccolto materiale a sufficienza per pubblicare anche un libro. “Non si tratta di un inventario completo. Abbiamo scelto 129 cascate che ci sembravano particolarmente belle”, precisa Schwick.

Ed effettivamente sfogliando le oltre 200 pagine dell’opera si rimane incantati: lingue d’acqua che si riversano lungo pareti mozzafiato, sorgenti che sgorgano a metà montagna, ruscelli che da valli sospese si gettano nelle valli glaciali con la loro tipica forma ad U…

Ve ne sono poi alcune non tanto alte e a volte anche poco spettacolari, ma che sono particolarmente famose, come ad esempio la cascata di Vergeletto, in Ticino, un salto di 13 metri diventato una vera e propria leggenda tra i canoisti, poiché superabile senza troppi pericoli.

Tra le 129 cascate non poteva naturalmente mancare la cascata di Seerenbach, nella zona del Walensee, nel canton San Gallo. Dall’alto dei suoi 305 metri, il secondo dei tre salti è la cascata singola più alta di tutta la Svizzera.

Una scoperta che si deve proprio a Christian Schwick e Florian Spichtig: “A causa della difficolta per accedervi, nessuno aveva mai misurato prima d’ora questo secondo salto. Finora si pensava che la più alta fosse la cascata di Staubbach”, ci spiega Schwick. Goethe, forse, rimarrebbe un po’ deluso.

swissinfo, Daniele Mariani

Cascate del Reno – Neuhausen (Sciaffusa) – 23 metri – 1,5 milioni di visitatori

Engstligenfälle – Adelboden (Berna) – 370 m – 250’000

Staubbachfall – Lauterbrunnen (Berna) – 297 m – 200’000

Trümmelbachfälle – Lauterbrunnen (Berna) – 140 m – 150’000

Giessbachfälle – Brienz (Berna) – 290 m – 70’000

Mürrenbachfall – Lauterbrunnen (Berna) – 417 m – 70’000

Reichenbachfall – Schattenhalb (Berna) – 110 m – 66’000

Saut du Doubs – Les Brenets (Neuchâtel) – 17,2 m – 60’000

Cascade de Pissevache – Venayaz (Vallese) – 103 m – 25’000

Rofflafall – Andeer (Grigioni) – 11 m – 15’000

Il Salto Angel, in Venezuela, è la più alta cascata del mondo, con un’altezza di 979 metri.

Al secondo posto, con 948 metri, vi è la Tugela Fall, in Sud Africa.

Le Cataratas las Tres Hermanas, in Perù, arrivano al terzo posto, con 914 metri.

La più alta cascata in Europa è quella di Vinnufossen, in Norvegia. È alta 860 metri.

Le più grandi per volume d’acqua sono le Inga Falls, sul fiume Congo. Le cascate del Reno si trovano al 22° posto e sono le prime in Europa.

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