Accordo tra farmacisti e Helsana sui medicinali generici

La cassa malattia Helsana e la Società svizzera di farmacia hanno concluso un accordo per promuovere la vendita di medicinali generici. La cassa malattia si impegna a versare indennità alle farmacie che vendono queste medicine, meno care dei prodotti originali protetti da brevetto.
In base all’accordo, la Helsana paga al farmacista il 45 per cento della differenza di prezzo fra il medicinale originale e il generico equivalente, ha indicato Max Bretano, presidente della Società svizzera di farmacia, confermando un’informazione del settimanale «SonntagsZeitung». L’assicuratore beneficia così del 55 per cento dei risparmi realizzati.
Dall’entrata in vigore della revisione parziale della legge sull’assicurazione malattia (LAMal), il primo gennaio, i farmacisti possono sostituire i medicinali iscritti sulla ricetta con un farmaco generico meno costoso, a meno che il medico non si opponga. La vendita di medicinali a basso costo rappresenta però una perdita per il farmacista.
Per questo il Concordato degli assicuratori malattia svizzera (CAMS) discute attualmente con la Società svizzera di farmacia un nuovo modello per la fatturazione, che dovrebbe essere pronto per il luglio di quest’anno.
L’Helsana però non ha voluto aspettare, ha detto Brentano. La principale cassa malattia ha quindi concluso un accordo separato con i farmacisti. La Società svizzera di farmacia coordina l’operazione. Secondo Brentano, nei prossimi giorni saranno conclusi un migliaio di accordi che entreranno in vigore con effetto retroattivo al primo febbraio. I farmacisti stimano a circa 50 milioni di franchi i risparmi effettuati con questo sistema.
L’accordo non ha nulla a che vedere con la votazione del 4 marzo sull’iniziativa Denner «per farmaci a prezzi più bassi», ha detto ancora Brentano. A suo avviso il testo mette in pericolo la sicurezza dei pazienti.
swissinfo e agenzie

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