Settantamila persone hanno visitato il CERN durante due giorni di porte aperte a fine settembre 2013. Prima di questo evento, swissinfo.ch ha potuto immortalare qualche dettaglio delle gallerie dell’LHC, il più grande acceleratore di particelle del mondo e macchina di tutti i superlativi.
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Come editor fotografico sono responsabile dell'uso editoriale della fotografia su SWI swissinfo.ch e delle nostre collaborazioni con le e i fotografi. Quando se ne presenta l'occasione, prendo la macchina fotografica e accompagno uno dei nostri giornalisti.
Mi sono formato come fotografo a Zurigo e ho iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ho fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Vincitore per due volte del World Press Award, ho ricevuto anche diverse borse di studio nazionali svizzere. Il mio lavoro è stato ampiamente esposto ed è presente in diverse collezioni.
Un doppio tubo di 27 chilometri di circonferenza a 100 metri di profondità, quattro rilevatori giganti installati in grotte vaste come cattedrali, centinaia di chilometri di condotte e migliaia di chilometri di fili, particelle che circolano quasi alla velocità della luce, spinte da calamite mantenute a una temperatura altrettanto bassa di quella del vuoto intersiderale: tutto questo è necessario per scoprire i segreti della materia e cercare di capire com’era l’universo ai suoi inizi. (tutte le immagini: Thomas Kern, swissinfo.ch)
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