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Sciopero illegale o no?

Con lo sciopero annunciato per lunedì si entra in una falla legale. Incrociare le braccia è infatti permesso solo se una delle due parti non si attiene alle convenzioni. Ma chi ha infranto le regole?

Nel caso dell’edilizia, il padronato contesta la validità degli accordi preliminari. I lavoratori il contrario.

“Il nostro sciopero non è illegale – afferma con decisione Vasco Pedrina, leader sindacalista del settore edilizia e legno – illegale è il comportamento del padronato”.Gli impresari avevano infatti firmato un accordo in primavera.

“Ma l’accordo – hanno ribattuto i rappresentanti della Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) – non ha alcun valore contrattuale, erano semplicemente linee guida, firmate solamente dalla delegazione che si occupava delle trattative e non ratificate dall’assemblea dei delegati della SSIC”.

“Oltretutto, secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro del 2000, questa azione è illegale”, ha aggiunto il direttore della SSIC Daniel Lehmann.

Opinioni divergenti

Ma Pedrina e con lui i lavoratori, non accettano questa lettura e lo ribadisce a swissinfo: “Loro hanno firmato e si sono rimangiati la parola, dal momento che non rispettano i patti le misure sono necessarie”. Dunque si sciopera.

“Scioperate e poi decideremo se ci andrà ancora di negoziare”, ha replicato il presidente della SSIC Heinz Pletscher. «Non rimarremo impressionati nemmeno se scenderanno nelle piazze in 50’000», ha aggiunto adirato. Ad ogni modo è stato chiesto agli imprenditori di mantenere la calma lunedì.

Lotta a doppio taglio?

Lo sciopero è inteso a dare una scossa agli impresari costruttori. I sindacati chiedono la firma definitiva dell’accordo del 25 marzo entro la data dell’assemblea dei delegati ordinari della SSIC, prevista per il 20-21 novembre a Sciaffusa, altrimenti seguiranno altri scioperi più estesi che paralizzeranno i grandi cantieri più a lungo di una sola giornata.

Ma dall’assemblea dei delegati della SSIC potrebbe anche giungere una rottura delle trattative, con l’effetto di non poter più essere riprese per anni. L’accordo deve dunque giungere prima di quella data, o ci si ritroverà senza un contratto nel settore, ha spiegato il consigliere nazionale Werner Messmer (PLR/TG), che sarà presidente del SSIC dal 1° gennaio 2003.

L’autunno sul fronte si annuncia più caldo del solito.

swissinfo

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