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Siria: tv, Assad concede amnistia a criminali comuni

(Keystone-ATS) Il presidente siriano Bashar al Assad ha concesso stamani un’amnistia a tutti i detenuti, “non colpevoli di azioni di terrorismo”, che hanno commesso crimini fino a ieri. Lo riferisce la TV di Stato siriana senza per il momento fornire ulteriori informazioni e senza precisare se beneficiano della concessione anche le migliaia di detenuti politici.

Il regime definisce “terroristi” i ribelli anti-regime. Si tratta della terza “amnistia generale” concessa da Assad dall’inizio delle proteste pacifiche nel marzo 2011, subito represse dal regime e quindi trasformatesi dall’autunno 2011 in rivolta armata che in alcune regioni ha assunto la forma di guerra civile a sfondo confessionale.

La prima “amnistia” risale al 31 maggio 2011 ed è stata l’unica che ha, almeno nominalmente, coinvolto alcune categorie di prigionieri politici, tra cui i seguaci del movimento dei Fratelli musulmani, illegale dal 1980.

La seconda “amnistia generale” è del 15 gennaio 2012 ma allora, come oggi, si faceva riferimento in termini vaghi agli “autori di crimini commessi fino alla data del decreto presidenziale”, senza precisare le sorti dei detenuti politici.

Allora l’amnistia fu rivolta per lo più ai disertori dell’esercito e a “coloro che avevano preso le armi” dall’inizio della rivolta.

Numerosi attivisti e dissidenti hanno già in passato denunciato queste “amnistie generali” come un modo per mostrare il regime clemente nei confronti della popolazione ma anche per mettere in libertà migliaia di criminali comuni da arruolare poi nei Comitati popolari, le milizie lealiste create con l’obiettivo di “difendere la popolazione dai terroristi”.

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