
G8: Berna rinuncia ai poliziotti stranieri

La Svizzera non richiederà l'aiuto di forze di polizia straniere per garantire la sicurezza del Vertice del G8 di Evian, in Francia.
Il Consiglio federale ha deciso venerdì di rinunciare a presentare una richiesta in questo senso alla Germania.
La polizia ginevrina sarà rafforzata da 720 agenti supplementari – invece dei 1500 richiesti – per la manifestazione del 1. giugno, alla quale sono attese 100 mila persone.
Peter Arbenz, ex capo dell’Ufficio federale dei rifugiati ed ora esperto in sicurezza, farà da mediatore tra autorità e manifestanti.
Poliziotti “prestati”
In previsione del Vertice del G8, i cantoni di Ginevra, Vaud e Vallese avevano chiesto l’appoggio di 1500 poliziotti supplementari agli oltre 1400 già promessi.
Dopo aver verificato i mezzi di cui dispongono, i cantoni sono ora in grado di “prestare” altri 720 agenti supplementari: 250 poliziotti del contingente IKAPOL (impegno intercantonale di polizia) saranno trasferiti da Vaud a Ginevra, gli altri cantoni metteranno a disposizione 470 poliziotti.
La città di Ginevra, ha affermato la consigliera federale Micheline Calmy-Rey, dovrà quindi modificare le modalità di ingaggio della polizia, nonché il percorso della manifestazione, se necessario, allo scopo di poter controllare la manifestazione con i mezzi a disposizione.
Stando alla responsabile della diplomazia elvetica, “i tre cantoni dispongono attualmente di un dispositivo di sicurezza importante con il quale dovrebbe essere possibile affrontare la situazione”.
Non dimentichiamo il dialogo
A parere di Calmy-Rey, la situazione sul posto il giorno della manifestazione dipenderà anche dalla qualità del dialogo tra autorità e gruppi antimondializzazione.
Entrambe le parti avevano chiesto una personalità indipendente. Il Consiglio federale ha scelto Peter Arbenz che ha lavorato per eventi come il World Economic Forum. Il suo ingaggio – ha detto Calmy-Rey – verrà retribuito con 25 mila franchi.
Da ultimo la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri si è detta preoccupata all’idea che la Svizzera non sia in grado di far fronte a simili impegni: è essenziale riuscirci.
“È in gioco l’immagine del nostro Paese come sede di eventi importanti e di Ginevra come città internazionale”.
Dal canto suo la consigliera federale Ruth Metzler ha affermato che l’Ufficio federale di polizia (UFP) resterà in contatto con i cantoni e le città per determinare se possono essere reperite altre forze dell’ordine.
swissinfo e agenzie
Vertice G8 di Evian (F): dall’1 al 3 di giugno
1’400 poliziotti promessi dall’inizio
Altri 720 poliziotti saranno messi a disposizione dai cantoni
Mediatore fra autorità e gruppi anti G8: Peter Arbenz

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