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Un ottimista in giro per la Svizzera

Da 32 alla guida del Pandamobil con l'entusiasmo del primo giorno. swissinfo.ch

Michel Terrettaz da 32 anni è alla guida del Pandamobil. Nel suo bus, ha portato a spasso per la Svizzera la foresta amazzonica, le Alpi, i ghiacci polari e ha sensibilizzato alla salvaguardia ambientale centinaia di migliaia di bambini.

Lo si capisce al primo sguardo. Michel non è stanco e sembra partito ieri con il suo bus. Invece, l’uomo del Pandamobil si è lasciato alle spalle tanti chilometri quanti quattro giri del mondo e in testa ha ancora tutte le persone e i posti che ha incontrato: sono 313’000 bambini, 55’000 adulti e centinaia di città e villaggi sparsi in Svizzera.

Michel è un inarrestabile fiume di parole e dalla sua teca dei ricordi continua a togliere immagini, esperienze, aneddoti. Ha abbracciato questa professione quasi per caso. Poi, sulle ali dell’entusiasmo, ha continuato a rimanere al volante dell’esposizione itinerante del WWF. Di fermarsi, per il momento, non ne ha voglia.

Tiepida accoglienza

«Il primo giugno 1978 ho iniziato la prima tournée con il Quizmobil. Viaggiavo con un tema controverso: le fonti energetiche, dal gas al nucleare. Era il periodo in cui veniva costruita la centrale atomica di Gösgen e non tutti accolsero a braccia aperte il bus del WWF. Il canton Vallese – per esempio – non mi diede il permesso di entrare sul suo territorio. Secondo le autorità cantonali, un’organizzazione ambientalista non doveva occuparsi di questo argomento, ma di animali in via di estinzione», racconta Terrettaz a swissinfo.ch.

Malgrado lo scetticismo e le difficoltà iniziali, l’idea del WWF di sensibilizzare la popolazione con una mostra itinerante – una prima mondiale – fu un vero successo. Una visita durava 20 minuti e gli allievi dovevano svolgere alcuni esercizi, tra cui riempire un quiz, attività distintiva del progetto ripresa anche nel nome del primo bus, un vecchio auto postale degli anni Cinquanta.

«In un anno ho incontrato 25’000 allievi. Davvero troppi – ricorda Michel. Non avevo molto tempo di rispondere alle domande dei ragazzi e nemmeno di approfondire gli argomenti. Ora, per fortuna, ho a disposizione un’ora e mezza».

Oggi, le ostilità nei confronti del bus colorato del WWF sono un lontano ricordo. Anno dopo anno, gli allievi e gli insegnanti attendono con trepidazione il suo arrivo sul piazzale scolastico dove sosta per più giorni. «Molti riservano con largo anticipo il Pandamobil senza nemmeno sapere quale sarà il tema dell’esposizione», dichiara soddisfatto il 62enne vallesano.

Dall’Antartide all’Africa

Durante la tournée 2010/11, Michel si porterà a spasso la biodiversità e per l’occasione il Pandamobil è stato trasformato in una nave, in una moderna Arca di Noé.

Saliti a bordo, la luce soffusa di vecchie lanterne e lo scricchiolio dell’assito sotto i piedi catapultano immediatamente il visitatore in un viaggio per i mari del mondo. Si parte dai ghiacci dell’Antartide, passando dalla foresta amazzonica del Brasile, poi dal Canada, dalla Groenlandia, dalla Svezia e si termina il viaggio nella savana dell’Africa.

Da due oblò si osservano i pinguini, da altri ci si immerge fra pesci tropicali in un viaggio virtuale in 3D. Poi, c’è il racconto di animali lontani e minacciati, arricchito da esperienze personali raccolte da Michel nel corso di numerosi viaggi. «Gli animali sono la mia passione e così non manco mai di andare a incontrarli in Africa, in America, in Asia. Se da una parte questa passione si scontra con le mie convinzioni poiché viaggiare significa anche inquinare, dall’altra queste avventure mi permettono di trasmettere ai ragazzi forti emozioni», sottolinea l’ex guardiano dello zoo di Basilea.

I ragazzi – una quindicina assiepati all’interno del Pandamobil – seguono il loro capitano con interesse, fanno domande, partecipano attivamente e ridono. «È importante concentrarsi su ogni singolo, riuscire a percepire lo stato d’animo di ognuno, capire se è necessario incoraggiarlo o se è il momento di inserire una battuta».

Un indomabile ottimista

Dopo un’ora e mezza, gli scolari abbandonano la nave immaginaria. Sono ricchi di una nuova esperienza scolastica e hanno ricevuto alcuni semplici consigli per salvaguardare l’ambiente. «Il messaggio del Pandamobil è sempre lo stesso – ribadisce Michel. Quando un allievo lascia il bus sa cosa può fare per proteggere la Terra anche senza l’aiuto di genitori o insegnanti. Io non obbligo nessuno a cambiare le sue abitudini. Invito però i ragazzi a riflettere e do loro alcuni suggerimenti per assumere dei comportamenti più responsabili in favore della biodiversità, della natura».

Michel Terrettaz non terrorizza i bambini, presentando loro scene apocalittiche o immagini terribili. Non parla nemmeno con l’indice accusatore alzato. No, infonde ai suoi piccoli ascoltatori coraggio e fiducia. Lui è un ottimista, anche se a volte si scoraggia nel vedere come l’uomo continui a depredare la Terra, consegnandola distrutta a quei bambini che lo guardano fiduciosi.

«Chi lavora per il WWF e chi lo fa da 32 anni non può essere pessimista. Certo, sono preoccupato, ma sono convinto che le possibilità di salvare l’ambiente ci sono, anche se si riducono giorno dopo giorno. Lo dico anche agli allievi ed è con questa fiducia nell’uomo che li saluto all’uscita».

Luca Beti, Oberburg, swissinfo.ch

Fondato a Zurigo, in Svizzera, nel settembre 1961, il WWF ((World Wide Fund for Nature) è oggi la maggiore organizzazione internazionale per la tutela della natura e dell’ambiente.

Oggi, il WWF Internazionale ha la sede centrale a Gland, nel canton Vaud, ed è rappresentata in 43 Paesi. L’ONG opera a livello regionale, nazionale e internazionale. In Svizzera, l’organizzazione conta 23 sezioni.

Nasce nel 1948 nel canton Vallese.

Dopo l’apprendistato di falegname ed aver lavorato per alcuni anni in una falegnameria a Basilea, risponde finalmente al richiamo della sua grande passione: gli animali.

Ottiene un posto quale guardiano presso lo Zoo di Basilea.

Dopo cinque anni, senza il permesso della direzione dello zoo, accompagna un ambientalista in un progetto di protezione delle foche in Canada. Questa esperienza gli costa il posto di lavoro.

In seguito, per quattro mesi lavora in Turchia, sul confine con la Siria, per il WWF Internazionale, nell’ambito di un progetto di salvaguardia di un uccello in via di estinzione.

Rimasto disoccupato, Michel scrive alla sede svizzera del WWF per presentare un’idea con la quale sensibilizzare la popolazione elvetica alla salvaguardia ambientale.

Nel 1978, ottiene il posto di animatore del bus del WWF e inizia a girare la Svizzera prima con il Quizmobil, poi con il Pandamobil.

Nel 2010, ha iniziato la sua 33esima tournée. Finora ha presentato 17 esposizioni su temi di salvaguardia ambientale, ha incontrato 313’000 bambini, 16’000 classi, 55’000 adulti e ha visitato tutti i 26 cantoni della Svizzera.

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