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Invasione di lanterne e pifferi a Basilea

Lampioni spenti, lanterne accese: a Basilea è tempo di Morgenstreich swissinfo.ch

Alle quattro in punto è cominciata a Basilea la settimana più attesa dell'anno, quella del carnevale. Decine di migliaia di persone erano nelle strade per seguire l'«avanti marsch» del «Morgenstreich».

Quest’anno la manifestazione si svolge nel segno di «mir spiile us», un motto preso in prestito da un gioco di carte che richiama non solo il divertimento, ma anche il «prendersi gioco» tipico del carnevale.

È un rituale che si ripete anno dopo anno, sempre uguale e sempre diverso: alle quattro di mattina del primo lunedì di quaresima, Basilea spegne le luci del centro città e i gruppi di carnevale accendono le lanterne e si mettono in marcia al suono dei pifferi. È il «Morgenstreich», l’atto d’inizio del carnevale basilese, un momento fortemente sentito dalla popolazione e di grande richiamo per i turisti.

Decine di migliaia di persone – basilesi e svizzeri sì, ma anche tedeschi, francesi, lussemburghesi arrivati a bordo di treni straordinari – si sono riversate nelle strade per seguire il corteo ed ammirare le lanterne che a Basilea si affiancano ai tradizionali carri e illustrano i temi forti dell’anno appena trascorso: dalle pecore nere della campagna elettorale dell’Unione democratica di centro al riscaldamento climatico passando per la festa nazionale del primo d’agosto sul praticello del Rütli. Non potevano poi mancare i riferimenti ironici a Euro 2008, il campionato europeo di calcio che la città sul Reno ospiterà quest’estate.

72 ore di sovversione

Quest’anno al corteo si sono iscritti 485 gruppi o, per dirla con le parole del luogo, «clique». Gli organizzatori parlano di 12’000 partecipanti.

La città ha deciso misure di sicurezza supplementari per evitare tragedie come quella del 2007, quando un bambino morì schiacciato da un carro.

I festeggiamenti, cominciati nel segno del bel tempo e delle basse temperature, andranno avanti fino all’alba di giovedì.

Al corteo mattutino, dove le clique partecipano «in Charivari» (ovvero con costumi individuali) segue nel pomeriggio una grande sfilata i cui carri riprendono ed elaborano i temi annunciati dalle lanterne.

swissinfo e agenzie

Fas(t)nacht significa ultima notte (Nacht) prima dei 40 giorni di digiuno quaresimale (fasten). Anche i termini italiano e francese fanno riferimento alla quaresima e derivano probabilmente dal latino “carne(m) levare”.

Nella cultura nordica, i festeggiamenti di carnevale vengono legati ad un’antica tradizione tedesca, in particolare ad un rito sacrificale.

La tradizione è meno forte nelle zone dove la popolazione è a maggioranza riformata. La Chiesa cattolica ha maggiormente tollerato i bagordi carnevaleschi che precedono la quaresima.

Il carnevale 2008 sarà purtroppo ricordato per la morte di un giovane, brutalmente picchiato a Locarno. Il municipio ha annullato i festeggiamenti.

Il dramma di Locarno ha gettato la sua ombra anche sugli altri carnevali della Svizzera, in particolare su quelli ticinesi. Si è tuttavia sfilato regolarmente a Bellinzona che, dopo Basilea e Lucerna, ospita il più importante carnevale del paese.

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