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Musulmani di Zurigo per lo Stato di diritto

Dai musulmani di Zurigo parte un messaggio di apertura: più integrazione e consapevolezza Keystone

Le organizzazioni islamiche del canton Zurigo vogliono combattere i pregiudizi e adottano un testo in cui sottolineano la loro adesione ai valori elvetici.

È la prima volta che delle comunità islamiche compiono un passo del genere in Svizzera. L’obiettivo: migliorare l’integrazione e l’immagine dei musulmani.

Le 15 organizzazioni islamiche presenti nel canton Zurigo hanno adottato una dichiarazione in cui sottolineano la loro adesione all’ordinamento giuridico e ai valori svizzeri e si dicono favorevoli all’integrazione. Vogliono in questo modo far fronte ai pregiudizi e promuovere la consapevolezza dei loro membri.

Un attuale studio dell’università di Zurigo mostra che nei media elvetici i musulmani sono in genere presentati in modo negativo, ha detto in una conferenza stampa Ismail Amin, presidente della Federazione delle organizzazioni Islamiche zurighesi (VIOZ), che festeggia i dieci anni di esistenza.

Inoltre – ha aggiunto – si fanno più frequenti i casi di pubblicità politica in cui si gioca con la paura dell’islam, l’ultima volta in occasione della votazione su Schengen/Dublino.

In favore dell’integrazione

Primo esempio in Svizzera, la VIOZ ha dunque pubblicato una dichiarazione di principi mirata a rispondere alle false accuse e ai pregiudizi. In dieci punti le organizzazioni islamiche dichiarano la loro adesione a valori come «democrazia e stato di diritto» e si dicono «per la pace e contro la violenza», per la «parità di diritti» e per l’«integrazione». Agli svizzeri si chiede quale contropartita «rispetto e tolleranza» verso la identità religiosa musulmana.

La comunità islamica zurighese ha seguito l’esempio della Germania, dove è stato già adottato un testo analogo, ha detto Amin. Egli ha auspicato che l’iniziativa sia seguita anche dai musulmani di altri cantoni. Il sindaco del capoluogo Elmar Ledergerber ha salutato la dichiarazione, sottolineando il «riconoscimento inequivocabile» dei valori elvetici da parte delle diverse associazioni islamiche.

Segnale anche all’interno della comunità

Lederberger si è detto convinto che l’opinione pubblica saprà apprezzare quest’iniziativa. Con la sua dichiarazione, la VIOZ lancia un messaggio chiaro non solo verso l’esterno ma anche all’interno della comunità: non ci sono alternative all’integrazione. Anche il presidente della VIOZ ha dichiarato di sperare in un effetto della dichiarazione sulla comunità islamica.

Per Amin, bisogna far capire a tutti i musulmani in Svizzera che sono sottoposti all’ordinamento giuridico dello Stato. Non è possibile subordinare le leggi di uno Stato alle leggi islamiche. In seguito a questa dichiarazione di principi, Amin si attende un «dibattito acceso» tra i musulmani in Svizzera.

swissinfo e agenzie

Secondo i dati del censimento del 2000, in Svizzera vivono 311’000 musulmani.
Nel canton Zurigo vivono 66’500 musulmani.
La maggior parte dei musulmani è originaria della ex Jugoslavia e della Turchia.
Il numero dei musulmani è raddoppiato nel corso degli ultimi anni (censimento 2000: 4,3% della popolazione; censimento 1990: 2,2%) soprattutto in seguito alla guerra in Jugoslavia che ha provocato un’ondata d’immigrazione.

Nel 1995 diverse organizzazioni islamiche presenti nel canton Zurigo si sono unite nella VIOZ (Vereinigung Islamischen Organisationen in Zürich). La VIOZ rappresenta persone originarie di un centinaio di paesi diversi.

Lo scorso anno, l’organizzazione ha raggiunto uno dei suoi obiettivi principali: l’apertura di un cimitero in cui i fedeli possono essere sepolti secondo le regole dell’islam.

Secondo il presidente della VIOZ, si sta concretizzando anche l’idea di costruire una moschea centrale per tutti i musulmani zurighesi.

Il riconoscimento ufficiale dell’islam sembra invece essere ancora lontano.

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