
Primi versamenti a ex profughi ebrei

Versati i primi risarcimenti a profughi ebrei respinti dalla Svizzera a tre anni dall'accordo globale tra banche e organizzazioni ebraiche.
Prima distribuzione di soldi ad ex profughi del nazismo ad oltre tre anni dall’accordo globale da 1,25 miliardi di dollari concluso a New York tra le due grandi banche svizzere e la controparte ebraica. Novantacinque persone di 14 paesi hanno ricevuto lunedì nella metropoli americana complessivamente 77’500 dollari.
Quindici ex perseguitati dai nazisti che la Svizzera aveva respinto hanno ottenuto 2500 dollari a testa, ha indicato la Claims Conference, responsabile per la ripartizione. Altre 80 persone, accolte in Svizzera ma qui «maltrattate», hanno ricevuto 500 dollari ciascuna.
Prossimamente sono previsti altri versamenti. Persone che sono state respinte al confine elvetico o che sono state accolte ma si sono sentite maltrattate in Svizzera, come pure ex lavoratori coatti, hanno ancora tempo fino al 31 dicembre per annunciarsi alla Claims Conference o alla International Organization for Migration e chiedere un risarcimento.
Secondo il piano di ripartizione pubblicato nel novembre 2000, 800 milioni degli 1,25 miliardi di dollari pattuiti il 12 agosto 1998 a New York sono destinati a soddisfare le rivendicazioni per i conti in giacenza. Gli altri 450 milioni devono andare ad ex lavoratori coatti, profughi respinti o maltrattati dalla Svizzera e altri superstiti del nazismo.
I primi soldi dell’accordo globale erano stati distribuiti in luglio ad ex lavoratori coatti. In ottobre c’erano poi stati i primi pagamenti a persone che rivendicavano conti in giacenza.
swissinfo e agenzie

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