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Terremoto: Spagna, giorno dopo Lorca è città fantasma

(Keystone-ATS) È salito a nove morti, ma potrebbe ancora appesantirsi nelle prossime ore, il bilancio del terremoto che mercoledì ha colpito la Spagna e in particolare Lorca, in Murcia. Una donna estratta gravemente ferita dalle macerie è morta giovedì. I feriti sono più di 200, tre ancora gravi. Il governo spagnolo ha deciso due giorni di lutto nazionale, venerdì e sabato.

La Spagna ha vissuto al ritmo delle notizie che arrivavano a getto continuo su radio e tv da Lorca. I leader politici hanno deciso di sospendere almeno per un giorno la campagna per amministrative e regionali del 22 maggio. Ma si sono fatti vedere a Lorca. Il leader del Partido Popular Mariano Rajoy, oggi, come pure il vicepremier Alfredo Rubalcaba e il ministro della difesa Carme Chacon, candidati alla successione di Josè Luis Zapatero. Il premier arriverà venerdì e assisterà accanto ai principi delle Asturie ai funerali delle nove vittime.

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Nel paese si organizza la solidarietà ai 92’000 abitanti della città murciana, messa in ginocchio dal terremoto più micidiale degli ultimi 50 anni in Spagna. Zapatero ha annunciato che il governo varerà un primo piano per la ricostruzione della città. Il parlamento di Madrid ha osservato un minuto di silenzio per le vittime.

Lorca, nota per le processioni della Settimana Santa fra le più suggestive del paese, candidate al Patrimonio dell’Umanità Unesco, è ora una città morta. Migliaia dei suoi abitanti hanno trascorso la prima notte dopo il sisma per strada, per timore di nuove scosse. Chi poteva è fuggito, rifugiandosi da amici o parenti fuori città. La Croce Rossa e l’Unità militare di urgenza hanno allestito tende con 3000 posti per chi ancora non può tornare a casa. L’80% degli edifici è stato danneggiato, ma solo il 10% ha subito danni strutturali e dovrà essere distrutto.

Il costo della ricostruzione non è ancora stato quantificato. Sarà ingente. Anche il patrimonio artistico e storico ha subito danni gravi. Frammenti di chiese romaniche, palazzi barocchi, monasteri e musei sono crollati e anche una parte del castello medievale che domina la città, parte della storia del paese.

Lorca è stata a lungo sulla frontiera fra Spagna cattolica e El Andalus musulmano, qui si sono combattute grandi battaglie fra “mori” e “cristiani”. Il sisma di Lorca ha detto il “ministro” della cultura della Murcia è “la maggiore catastrofe culturale in Europa dal terremoto che ha colpito Assisi nel 1997”.

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