Terrorismo: ripartono indagini Usa su dati bancari Ue
(Keystone-ATS) STRASBURGO – I dati dei conti correnti bancari e delle transazioni finanziarie dei cittadini europei potranno dal primo agosto prossimo ritornare ad essere oggetto di indagini anti terrorismo da parte delle autorita’ statunitensi.
Nel giorno in cui in Norvegia sono stati arrestati tre sospetti terroristi, che potrebbero essere legati alla rete di Al Qaida, il parlamento europeo ha votato a larga maggioranza per ripristinare il programma ‘Swift’, che era stato bloccato dagli eurodeputati il febbraio scorso perche’ ritenuto lesivo dei diritti alla privacy dei cittadini europei.
Il nuovo accordo mette fine a quel ”gap di sicurezza” denunciato dall’amministrazione americana, ma stabilisce regole nuove attraverso le quali il Tesoro Usa potra’ accedere ai dati di circa 8.000 istituzioni e banche di 200 paesi, gestiti dalla societa’ Swift, dopo il trasferimento in Olanda degli uffici contenenti i tracciati dei movimenti finanziari e bancari dei cittadini europei. L’idea di base e’ quella di prevenire e combattere attacchi terroristici seguendo le tracce di operazioni sospette o illecite.
Ma l’equilibrio tra le ragioni della sicurezza, espresse con forza da Washington, e quella della privacy, molto sensibili per l’Europa, e’ stato difficile da trovare.
“La minaccia terroristica alla quale la Ue e gli Usa devono fare fronte e’ sempre presente. Con questo accordo, tutti i nostri cittadini saranno meglio protetti”, si e’ felicitato il presidente Usa Barack Obama. “La ripresa di Swift era una delle prime priorita’ dell’Amministrazione”, ha spiegato in una conference call il sottosegretario Usa per il terrorismo e il financial intelligence, Stuart A. Levey. “L’accordo e’ un passo importante nella cooperazione Ue-Usa contro il terrorismo. L’Europa resta un target per Al Qaida”.
Per il presidente della Commissione Ue, Jose’ Manuel Durao Barroso, “l’accordo aiuta a rafforzare le relazioni transatlantiche, ma soprattutto e’ la chiave dell’azione antiterrorismo sulle due sponde dell’Atlantico”.
Le modifiche imposte dal Parlamento europeo per il controllo dell’enorme massa di transazioni individuali (90 milioni di dati al mese, un miliardo l’anno) riguardano il periodo di stoccaggio dei dati (da 90 anni si passa a cinque) e la loro cancellazione al termine di un’indagine, a prescindere dal suo esito.