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Turchia, Erdogan, in atto nuova guerra di liberazione

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan KEYSTONE/AP Pool Presidential Press Service/YASIN BULBUL sda-ats

(Keystone-ATS) “Negli ultimi anni la Turchia è stata impegnata in una nuova guerra di liberazione” e sta subendo “un grande attacco”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel discorso per il nuovo anno.

“La nostra unità nazionale, la nostra integrità territoriale, le nostre istituzioni, l’economia, la politica estera, insomma tutti gli elementi che ci tengono in piedi come Stato sono sotto attacco”, ha aggiunto.

Parlando dei civili e degli uomini della sicurezza turchi che hanno perso la vita in attacchi sferrati dal sedicente Stato Islamico (Is) e dai militanti del Pkk, Erdogan ha detto che la Turchia sta entrando nel nuovo anno con “nuove speranze e aspettative”.

“Non solo il nostro Paese, ma anche la nostra regione e il mondo intero sta soffrendo per entrare in una nuova era. Se superiamo questa fase di transizione in modo forte, se continuiamo a salvaguardare le nostre ambizioni, ci aspetta un futuro radioso”, ha auspicato.

Erdogan ha quindi parlato del tentato golpe del 15 luglio. “Il tentato colpo di Stato del 15 luglio, senza dubbio, è stato l’atto terroristico e il tentativo di invasione più meschino della storia della nostra Repubblica. Ma i suoi 79 milioni di cittadini sono riusciti a trasformare questo disastro in un nuovo inizio e in una nuova resistenza con una posizione forte rispetto ai tentativi di golpe”, ha affermato il presidente turco.

Durante il suo discorso Erdogan ha detto che la lotta contro l’organizzazione guidata dal predicatore Fetullah Gulen necessita una “attenzione assoluta”. Parlando della campagna militare in corso nel nord della Siria, Erdogan ha detto che “i nostri confini stanno per essere ripuliti da tutte le organizzazioni terroristiche, compresi l’Is, il Pyd e l’Ypg”.

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