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Minareti: Onu; Stati musulmani e africani valutano condanna Berna

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 marzo 2010 - 15:56
(Keystone-ATS)

GINEVRA - La Svizzera potrebbe finire sul banco degli accusati al prossimo Consiglio Onu per i diritti umani. Motivo: il voto popolare anti-minareti del novembre scorso. È quanto emerge da un progetto di risoluzione visionato oggi dall'agenzia di stampa francese Afp.
Sulla questione è allo studio una risoluzione, al centro della consultazione tra Stati musulmani e africani, che prevede di "condannare con fermezza il divieto di costruzione dei minareti", considerato "una forma di islamofobia che va contro gli obblighi internazionali in materia di diritti umani e di libertà religiosa", si legge nel testo. Questa misura alimenta "la discriminazione, l'estremismo e i pregiudizi" che portano a divisioni "pericolose e dagli esiti incerti".
L'iniziativa popolare che ha introdotto il divieto di costruire nuovi minareti, votato il 29 novembre scorso, ha scatenato dure proteste in tutto il mondo arabo. Da ultimo, il 25 febbraio scorso, il leader libico Muammar Gheddafi ha fatto appello alla "jihad" (guerra santa) contro la Svizzera.

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