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VD: Gran Consiglio, migliorare condizioni donne in carcere

La Tuilière, l'unico carcere per donne del canton Vaud (foto d'archivio). KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Difficoltà nell’accesso a prodotti di igiene intima, fino a cinque detenute per cella e atelier di lavoro stereotipati: per le donne, la situazione nelle carceri del canton Vaud è un problema.

Alcuni deputati del Gran Consiglio vodese hanno deciso di intervenire, tramite un postulato, per chiedere di migliorare queste strutture pensate esclusivamente per uomini.

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La commissione del Gran Consiglio che ha il compito di visitare i penitenziari rileva una certa uniformità nelle condizioni di detenzione nel cantone e ritiene che ciò vada a svantaggio delle donne. Lo indica oggi la socialista Valérie Schwaar, una dei membri di questa commissione. “Essere una donna in prigione a volte può significare essere condannata a una doppia pena”, ha sostenuto Schwaar davanti al legislativo. Secondo la deputata, le detenute dovrebbero beneficiare di un accesso facile e gratuito a salviette e assorbenti igienici.

Inoltre, le singole celle possono ospitare fino a 5 donne, anche se gli armadi disponibili sono solo quattro. Ciò, sostiene la commissione, crea conflitti.

Una ulteriore critica riguarda gli stereotipi di genere negli atelier: mentre gli uomini si occupano di lavori di falegnameria, alle donne nei laboratori viene chiesto di colorare unghie finte.

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