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Aiuto Aids svizzero chiede maggiori risorse finanziarie

Provette di sangue sotto esame in laboratorio: la prevenzione resta la migliore arma contro il terribile virus HIV Keystone

Maggiore prevenzione: Aiuto Aids svizzero quest'anno ha registrato un aumento del 10 per cento delle persone contagiate dal virus HIV.

Dal punto di vista dei costi, indica martedì l’Aiuto Aids Svizzero, la prevenzione è molto più vantaggiosa delle terapie cui devono sottoporsi i sieropositivi e gli ammalati di aids. Per attuare un programma di prevenzione sono però necessarie risorse finanziarie, ha detto Ruth Rutmann, direttrice di Aiuto Aids Svizzero, in una conferenza stampa a Berna.

A suo avviso la somma di 9 milioni di franchi prevista per il 2002 non è sufficiente. I mezzi finanziari per lottare contro l’epidemia, che nel 1996 ammontavano a 15 milioni di franchi, sono stati drasticamente ridotti negli ultimi anni, ha fatto notare la direttrice.

L’Associazione chiede di porre fine a questa politica dei tagli. I cantoni – sottolineano i responsabili – non si sono sostituiti alla Confederazione nel finanziamento delle attività di prevenzione, come chiedeva l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Nel canton Soletta, ad esempio, il centro di assistenza agli ammalati ha dovuto chiudere i battenti “perché il cantone non ha assunto le sue responsabilità” e circa 200 persone sono rimaste senza aiuto. Altri centri potrebbero chiudere per mancanza di mezzi finanziari, come ad esempio quello di Argovia.

Aiuto Aids Svizzero interpreta questo atteggiamento come una banalizzazione dell’aids, tra la gente comune ma anche sul piano politico, proprio quando, per la prima volta da dieci anni, si registra una recrudescenza delle infezioni da HIV. Secondo l’UFSP questo aumento, che riguarda soprattutto gli uomini eterosessuali, raggiungerà entro la fine dell’anno il 10 per cento.

Il 58 per cento dei nuovi casi di infezione è causata da relazioni eterosessuali e la percentuale degli uomini colpiti è in continuo aumento: è passata da 10,4 per cento nel 1988 a 41 per cento nel 2000.

Una nuova campagna di prevenzione, destinata in particolare agli uomini eterosessuali e intitolata “Dare una voce agli uomini”, è stata lanciata nei cantoni Lucerna, Zugo e Svitto e potrebbe essere estesa sul piano nazionale. La campagna 2001, che si iscrive nell’ambito della Giornata mondiale contro l’Aids, si rivolge soprattuto agli uomini “ma ognuno di noi è invitato a prendere sul serio la propria salute e quella degli altri”, ha sottolineato nel suo appello il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger.

swissinfo e agenzie

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