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Aperti i Mondiali di sci a St. Moritz

Tutti i colori dei partecipanti: 61 paesi hanno inviato i propri campioni RTS

Con una cerimonia festosa si è aperta la sfida per le medaglie dello sci.

Nella prima gara, il Super-G maschile, l’austriaco Stefan Eberharter ha prevalso su Bode Miller (Usa) e Hermann Maier (Austria). Quarto lo svizzero Hoffmann.

Un’ora di gelo per gli ospiti dell’apertura dei Campionati mondiali nell’elegante località dell’Engadina. Per la cerimonia gli organizzatori hanno proposto un misto fra tradizione e tendenze.

Accorsi all’evento, il presidente della Confederazione, Pascal Couchepin, e la star del pop da discoteca, DJ Bobo, hanno lanciato il loro messaggio alle migliaia di spettatori accorsi: stare uniti in questi tempi di insicurezze per riscoprire insieme lo sport. Un messaggio per vivere alcune ore felici.

Dopo l’inno nazionale, il presidente del Federazione internazionale di sci (FIS), Gian Franco Kasper, ha aperto ufficialmente i campionati in romancio, la quarta lingua nazionale.

La bandiera del FIS è poi entrata nell’emiciclo dello spettacolo. A consegnare il testimone è stato l’asse dello sci di un tempo, Karl Schranz, arrivato da St. Anton, la località dove si è tenuta l’ultima edizione.

Dopo che la cerimonia ufficiale ha ricondotto il pubblico nell’universo mistico delle vallate alpine, rievocando il tradizionale «chalanda marz», c’è stato il ritorno all’attualità. Accompagnato da un orchestra di violini, DJ Bobo ha richiamato il pubblico all’attenzione con il suo inno ufficiale per i Campionati: «Lets come together».

Fattore economico

Prima della cerimonia i funzionari dello sport hanno presentato la loro opera alla stampa: Il presidente Kasper ha celebrato St. Moritz, la culla degli sport invernali. Oltre un secolo fa, ha ricordato, furono gli scozzesi a raggiungere la località in inverno e a disputare il primo incontro di Curling in un paese lontano dal loro.

Da allora sono successe molte cose e gli sport invernali sono ormai un importante fattore economico per tutta la Svizzera, soprattutto per le regioni di montagna. Per questo l’edizione dei Campionati mondiali appena aperta ha anche un valore simbolico, quasi un ritorno alle origini.

Piste inclementi

Per Kasper, originario della regione, è chiaro che l’immagine della Svizzera trarrà profitto da questi campionati. «Si è pensato a tutto», ha assicurato e solo il meglio è stato scelto.

Anche nella preparazione delle piste non si sono fatti compromessi: «Dalla partenza i corridori arriveranno a 130 chilometri orari in sei secondi». La selezione fra le porte del percorso non sarà clemente, ma lo spettacolo sarà perfetto.

Tempi difficili

Il presidente di Swiss Ski, la federazione nazionale svizzera, Duri Bezzola ha parlato di un «caso serio». «In questi tempi difficili e di insicurezza», i campionati devono svolgere un ruolo di motore della congiuntura economica.

E la sicurezza è un tema anche a St. Moritz. Alla domanda – proposta da un giornalista austriaco – su cosa succederebbe nel caso iniziasse la guerra in Iraq, il presidente Kasper ha una risposta pronta: «I Campionati continuano».

Sulla sicurezza delle squadre, soprattutto quella americana, non sembra si sia lesinato. Ma, confermano gli organizzatori, la sicurezza è garantita soprattutto dove non si vedono le misure prese. La discrezione è dunque d’obbligo.

Quattro ori svizzeri?

Il presidente di Swiss Ski non ha voluto sbilanciarsi su quante medaglie vinceranno i padroni di casa. Non ci sarebbero delle pretese da parte della Federazione, si assicura a St. Moritz. Ma alla fine ha concesso la sua previsione a swissinfo: «Il traguardo sono quattro medaglie».

I campionati sono aperti. Domenica alle 12.30 ci saranno le prime partenze con un super-G maschile. Da lì in poi «si fa sul serio».

swissinfo, Urs Maurer, St. Moritz
(traduzione, Daniele Papacella)

55 franchi il biglietto per la cerimonia
155 franchi il posto a sedere
temperatura per la cerimonia: -18°

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