Corruzione in Russia: Volkov getta la spugna

Il procuratore russo Nikolai Volkov, incaricato di importanti indagini sulla corruzione, ha annunciato le dimissioni. Volkov è stato recentemente in Svizzera, da dove sarebbero transitati milioni di dollari provenienti dalla Russia.
In un’intervista al quotidiano «Kommersant» pubblicata martedì, il magistrato ha detto di avere preso la decisione di sua spontanea volontà. “O lavoro, o mi ritiro. Non mi metterò al soldo di nessuno», ha dichiarato Volkov senza fornire maggiori chiarimenti.
Volkov indagava sul dirottamento di parecchie decine di milioni di dollari appartenenti alla compagnia russa Aeroflot, detenuta per il 51 percento dallo Stato. I soldi sottratti sarebbero transitati per le società finanziarie di Losanna Andava e Forus, che sarebbero state fondate dal magnate russo Berezovski, considerato vicino all’ex presidente Boris Ieltsin.
Volkov indagava pure sul possibile dirottamento su conti svizzeri di un prestito di 4,8 miliardi di dollari concesso dal Fondo monetario internazionale (Fmi) alla Russia nel 1998. Il magistrato era venuto diverse volte in Svizzera. Il 28 luglio scorso aveva lasciato Berna portandosi dietro 550 chili di dossier sequestrati in Svizzera nell’ambito dell’inchiesta Aeroflot.
Il portavoce del Ministero pubblico della Confederazione Jürg Blaser ha indicato che c’é stato un primo contatto con la procura russa. Il Ministero pubblico ha ufficialmente chiesto spiegazioni al procuratore generale Vladimir Oustinov per sapere come continuare la collaborazione tra Berna e Mosca.
Un collaboratore del Ministero pubblico doveva infatti partire la prossima settimana per Mosca con 500 kg di documenti riguardanti la vicenda Aeroflot.
Da parte sua, il procuratore generale del canton Ginevra Bernard Bertossa ha preso atto con sorpresa delle dimissioni di Nikolai Volkov. La notizia «accentua le nostre perplessità sulla reale indipendenza della procura di Mosca» e sulla volontà russa di far avanzare alcuni dossier, ha detto Bertossa.
Volkov era un uomo che dava l’impressione di fare il suo lavoro, ha aggiunto. Secondo Bertossa le sue dimissioni non hanno niente di spontaneo e non sono dettate da problemi di salute.
swissinfo e agenzie

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