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Federer definitivamente nell’Olimpo del tennis

Questa volta a Parigi le lacrime di Federer sono state di felicità Reuters

La stampa svizzera celebra lunedì a titoli cubitali il trionfo di Roger Federer al Roland Garros, che diventa ormai a pieno titolo il più grande tennista di tutti i tempi.

«Immortale»: un solo aggettivo basta al Blick per riassumere la vittoria del tennista svizzero contro Robin Söderling agli Internazionali di Francia, unico trofeo del Grande Slam che mancava ancora nella sua bacheca.

Per Le Matin, domenica Federer, «toccato dalla grazia», ha «cesellato la storia con lettere d’oro». «Appropriandosi la terra rossa della Porte d’Auteil, proprietà esclusiva di Nadal da quattro anni, Roger è definitivamente entrato nella leggenda», prosegue il giornale romando.

Vittoria del carattere

Il Tages Anzeiger, dal canto suo, rende omaggio alla forza mentale del basilese e al suo «pensare positivo», poiché la vittoria di Parigi è stata prima di tutto un successo del carattere, oltre che del talento. Colui che ormai è «per sempre il più grande», scrive il giornale zurighese, «ha messo a tacere tutti i disfattisti» che lo avevano dato sulla via del tramonto dopo le sconfitte degli ultimi mesi.

Una forza mentale, emersa in particolare nei quarti contro Haas e in semifinale contro Del Potro, che secondo la Basler Zeitung «gli regalerà ancora altri successi, forse già a Wimbledon».

Da invincibile a leggendario

Il quotidiano ticinese La Regione annota da parte sua in un’involata lirica che Federer ha trasformato il suo statuto da «invincibile a leggendario passando per le sconfitte». Dopo anni di assoluto dominio, il tennista elvetico «si è spogliato dell’invincibilità, ha fatto una capatina sulla terra abbandonando l’orbita sulla quale gravitava, unico eletto a poterlo fare». Ed è proprio grazie a questo suo ritornare terreno, che Federer ormai non è solo entrato nella storia dello sport, ma nella leggenda.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altro giornale ticinese, il Corriere del Ticino, secondo cui in questo torneo è emerso «un altro grande Federer: non il campione elegante, capace di piazzare diritto e rovescio con chirurgica precisione e diabolica potenza nell’angolo più lontano dall’avversario, ma un campione operaio, a tratti persino sofferente». Un Federer «più vicino a noi comuni mortali, eppure prossimo alla tennistica beatificazione».

Il più gran giorno dello sport svizzero

Per la Berner Zeitung, il «7 giugno 2009 può sicuramente essere definito il più gran giorno della storia sportiva svizzera». «Da ieri Roger Federer è sullo stesso livello di leggende come Mohammed Alì e Michael Jordan».

«Che un atleta della piccola Svizzera riesca a raggiungere un simile statuto rappresenta un miracolo, poiché lo sport nella Confederazione non gode di un immenso prestigio e non è sostenuto in modo così netto come in altri paesi», scrive il giornale della capitale.

«Roger Federer è quest’uomo che ci fa del bene e che quindi ci rende migliori – scrive dal canto suo 24 Heures. Distilla gioia e classe nelle nostre vite a volte monotone».

Per il giornale vodese, lo svizzero «è di certo il più grande giocatore di tennis di tutti i tempi ed incarna la prova che il successo può anche assumere arie cavalleresche».

Secondo Le Temps, Federer ha avuto il grande merito di aiutare la Svizzera «ad amare chi riesce ad emergere, a stimolare i talenti rari e a dare i mezzi necessari a numerosi sportivi, ricercatori o musicisti per realizzare le loro estravaganze».

«Certo, l’epopea del tennista milionario non cambierà la vita del disoccupato o di una persona comune», prosegue il foglio romando. Tuttavia, il percorso intrapreso dal basilese può «instillarci il gusto della conquista e il fascino dei grandi progetti, poiché abbiamo tutti in noi qualcosa di Federer».

Daniele Mariani, swissinfo.ch

Australian Open: 2004, 2006, 2007
French Open: 2009
Wimbledon: 2003, 2004, 2005, 2006, 2007
US Open: 2004, 2005, 2006, 2007, 2008

Finali perse (tutte contro Nadal)

Australian Open: 2009
French Open: 2006, 2007, 2008
Wimbledon: 2008

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