“Il riciclaggio è diventato più difficile in Svizzera”
L’autorità di controllo contro il riciclaggio di denaro è stata oggetto di critiche da quando è stata creata nel 1998.
Ma dopo tre anni alla testa dell’organizzazione, Dina Belleyguier dichiara a swissinfo di poter tirare un bilancio piuttosto positivo.
L’autorità, che ha l’incarico di sorvegliare il settore finanziario (non-bancario), ha controllato 245 istituti finanziari l’anno scorso. 57% in più rispetto all’anno precedente. Una prova che il sistema di controllo contro il riciclaggio di denaro funziona.
Il Financial Action Task Force (FATF), organo intergovernativo voluto dal G7, l’anno scorso ha però invitato la Svizzera a operare per chiudere le falle nei controlli di riciclaggio riguardanti pietre e metalli preziosi.
Il governo elvetico ha perciò incaricato un gruppo speciale di occuparsi di queste raccomandazioni.
swissinfo: Qual è il suo bilancio dopo tre anni alla testa dell’autorità di controllo contro il riciclaggio di denaro?
Dina Balleyguier: direi che il sistema di controllo, che abbiamo sviluppato in collaborazione con le organizzazioni di autodisciplina, funziona. Ciò significa che in Svizzera negli ultimi cinque anni è diventato molto più difficile riciclare denaro sporco nel settore finanziario.
swissinfo: Nel 2003 avete messo al bando sette compagnie. Sembrano molto poche.
D.B.: Se si considera il fatto che abbiamo condotto centinaia di investigazioni per scoprire se un individuo o una compagnia ha infranto la legge, questo numero indica che abbiamo già separato il grano dalla crusca.
swissinfo: Gli esperti legali dicono che il destino della lotta al riciclaggio è segnato, è d’accordo?
D.B. Non credo che si debba prendere il numero delle sanzioni ufficiali come indicatore dell’ampiezza del fenomeno del riciclaggio di denaro. Quando sanzioniamo una finanziaria spesso è perché opera senza autorizzazione. Il che non significa automaticamente riciclaggio.
Abbiamo scoperto pochi casi perché sono convinta che vengono rispettati gli obblighi di diligenza. Gli intermediari finanziari fanno il loro dovere e non accettano lavori da chi ricicla denaro.
swissinfo: Come conducete le vostre inchieste?
D.B. Conduciamo un grande lavoro investigativo. Consultiamo il registro commerciale, la stampa e riceviamo soffiate da singoli e autorità locali. Controlliamo tutte le piste con la fiducia di poter smascherare le attività illecite.
swissinfo: La legislazione in materia di riciclaggio di denaro è stata criticata perché non copre tutti i casi. Il commercio di pietre preziose, gli avvocati e i notai non sono tenuti in considerazione.
D.B. Finora oltre mille avvocati e notai si sono registrati come intermediari finanziari e si sono iscritti ad un’organizzazione di autodisciplina. È vero che le società immobiliari, i piccoli commercianti di metalli preziosi e i mercati d’arte non sono coperti dalle nostre leggi e potrebbero riciclare denaro. Un gruppo di lavoro sta prendendo in considerazione se e come applicare le raccomandazioni della FAFT.
swissinfo: È importante la collaborazione con la commissione delle banche e con le autorità straniere?
D.B.: Lavoriamo in stretto contatto con la commissione delle banche. Ci teniamo al corrente degli ultimi sviluppi e i nostri dipendenti sono in contatto tra di loro. Ci scambiamo dati, sempre all’interno del quadro di protezione della sfera privata.
Collaboriamo anche con le autorità straniere e ci scambiamo informazioni, anche se più raramente, perché è la commissione delle banche che è responsabile dei rapporti con l’estero.
Intervista swissinfo, Andreas Kaiser,
Traduzione, Raffaella Rossello
L’autorità di controllo contro il riciclaggio di denaro nel settore finanziario si occupa dei settori non-bancari, come i consulenti finanziari e le fiduciarie.
Si assicura che le cosiddette “organizzazioni di autodisciplina” obblighino i propri membri al rispetto della legge contro l’occultamento di capitali e il riciclaggio di denaro sporco.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.