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La Svizzera si impegna per il cristallo rosso

Calmy-Rey (a destra) aveva già incontrato Suzanne Mubarak l'anno scorso a Ginevra Keystone

La ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey è in visita in Medio Oriente, per discutere del nuovo emblema della Croce rossa e della Mezzaluna rossa.

Sabato ha incontrato il suo omologo egiziano e la presidente del movimento umanitario della Mezzaluna rossa. Altre tappe del viaggio: Israele, Territori palestinesi e Libano.

La responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) affronta la questione del nuovo emblema per il movimento della Croce rossa in occasione di colloqui con rappresentanti governativi di alto livello egiziani, israeliani e palestinesi.

In Libano Calmy-Rey incontra fra l’altro il primo ministro Fuad Siniora e il suo omologo Fawzi Salloukh, al Cairo ha già incontrato il ministro degli esteri Ahmded Abul Gheit e la direttrice della Mezzaluna rossa egiziana, Suzanne Mubarak, moglie del presidente Hosni Mubarak

Conferenza entro la fine dell’anno

Quale stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera è stata incaricata in settembre di convocare, al più tardi entro la fine dell’anno, una conferenza diplomatica per decidere l’adozione di un terzo emblema – il cristallo rosso, per i soccorritori israeliani – da affiancare alle tradizionali croce rossa e mezzaluna rossa.

Il cristallo rosso rappresenterebbe ufficialmente, e a livello mondiale, l’associazione «Magen David Adom» (scudo di David rosso). Creata nel 1930, essa non fa ancora parte del Movimento della Croce rossa e della Mezzaluna rossa.

I soccorritori israeliani ci tengono molto al proprio emblema – una stella di David rossa – e rifiutano di indossare i due emblemi attualmente riconosciuti dal Movimento: la croce e la mezza luna.

La conferenza dovrebbe portare all’adozione di un emblema riconosciuto da tutte le parti in causa.

Se il nuovo emblema venisse accettato, la Croce rossa americana tornerebbe a versare il proprio contributo alla federazione internazionale, contributo che aveva interrotto nel 2000, proprio per protesta contro l’esclusione dei soccorritori israeliani.

Condanna delle minacce iraniane contro Israele

Prima di partire per il Medio Oriente, la consigliera federale aveva espresso la profonda condanna della Svizzera per le dichiarazioni del presidente iraniano contro Israele. Mahmud Ahmadinejad aveva affermato che Israele dovrebbe essere cancellato dalla carta geografica del mondo.

Dopo la costernazione espressa dalla comunità internazionale per un tale attacco verbale, e la decisa condanna dell’ONU, il governo di Teheran si è poi affrettato a fornire un’esplicita rassicurazione. L’Iran dice di non avere intenzioni ostili contro alcun paese, compreso lo Stato Ebraico.

swissinfo e agenzie

La Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa raggruppa 181 società nazionali.

Insieme al CICR forma il Movimento internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa.

Il movimento non riconosce ufficialmente la società nazionale dei soccorritori israeliani.

La Svizzera è depositaria delle Convenzioni di Ginevra, trattati destinati a proteggere la popolazione civile e i prigionieri durante i conflitti armati.

Proteggono in particolare le persone che non partecipano alle ostilità.

Le Convenzioni e i loro Protocolli prevedono sanzioni e pene nei riguardi di chi commette infrazioni gravi.

Hanno aderito alle Convenzioni più di 190 governi.

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