Multe a dodici persone coinvolte in una campagna anti-aborto diffamatoria

Il Tribunale di Sion ha inflitto una multa a 12 delle 15 persone incriminate per la campagna anti-aborto condotta in Vallese nel 1997. La campagna aveva preso di mira tre esponenti politiche che militavano a favore della «soluzione dei termini».
Il principale ideatore della campagna, Dominique Giroud, dovrà pagare una multa di 800 franchi. I suoi undici complici sono stati condannati a multe oscillanti fra 200 e 300 franchi. Tutti dovranno versare alle tre donne un indennizzo di 500 franchi, più una partecipazione alle spese di 2000 franchi. La Società generale di affissione (SGA), all’origine di una denuncia per danneggiamento, riceverà 7000 franchi.
La campagna era stata condotta mediante 2000 manifesti affissi nell’intero cantone. Sotto lo slogan «Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita», essi ritraevano un neonato sanguinante e le fotografie delle tre esponenti politiche, le deputate democristiane Brigitte Hauser e Catherine Donnet, nonchè la vice-sindaco di Sion Anne-Christine Bagnoud. I tre ideatori della campagna erano tutti membri dell’associazione vallesana «Citadelle», che si propone di lottare contro «la pornografia, l’occultismo e la droga».
swissinfo e agenzie

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