Naufraga la fusione tra giganti degli apparecchi acustici

Il fabbricante svizzero di apparecchi acustici Sonova (ex Phonak) e la danese ReSound non potranno dare vita al numero uno mondiale del settore. Le autorità di vigilanza tedesche hanno vietato la fusione.
L’operazione avrebbe creato in Germania un oligopolio controllato da Siemens, Sonova/Phonak e Oticon.
Il gruppo zurighese Sonova (ex Phonak) e la società danese ReSound non possono riunirsi per diventare il maggior produttore mondiale di apparecchi acustici. L’Alto tribunale regionale di Düsseldorf, in Germania, ha infatti confermato definitivamente mercoledì il divieto di fusione pronunciato dalle autorità tedesche preposte alla concorrenza.
La corte aveva già emesso una decisione provvisoria in questo senso una settimana fa. In quel frangente, Sonova aveva dichiarato che con tutta probabilità avrebbe rinunciato a ricorrere in appello contro questa decisione. La rinuncia è stata confermata mercoledì.
Le ragioni di questa decisione sono state spiegate dal patron di Sonova Valentin Chapero in un’intervista pubblicata dalla «NZZ am Sonntag»: Sonova non impugna la sentenza per non dover affrontare un lungo iter giudiziario che potrebbe durare anni.
No all’oligopolio
Secondo il Bundeskartellamt – l’ente tedesco incaricato di controllare il buon funzionamento della concorrenza – la fusione condurrebbe in Germania ad un oligopolio, ovvero ad una posizione dominante collettiva controllato da Siemens, Sonova e Oticon. Già in aprile, l’autorità di vigilanza ha quindi interdetto l’operazione da 3,3 miliardi di franchi.
Il gruppo zurighese aveva inoltrato ricorso, sostenendo che gli effetti della fusione sarebbero «derisori» in Germania, dove ReSound detiene una quota di mercato inferiore al 5% e Sonova circa il 9%. Il divieto tedesco è inoltre in contrasto con la decisione delle autorità preposte alla concorrenza di altri paesi.
In effetti, la fusione con ReSound, annunciata in ottobre da Phonak – poi ribattezzata col nome di Sonova – aveva ottenuto rapidamente luce verde da tutte le autorità preposte alla concorrenza degli Stati interessati dall’operazione. Da tutte tranne che, per l’appunto, dalla Germania.
Gli argomenti di Sonova non sono tuttavia bastati a convincere il tribunale di Düsseldorf che ha confermato la decisione del Bundeskartellamt.
Un mercato ad alta tecnologia
La decisione tedesca rallenterà lo sviluppo di Sonova, ma non potrà bloccarlo. Ne è convinta Sibylle Bischofberger, analista della Banca cantonale di Zurigo. «Con l’acquisizione di ReSound, Sonova sarebbe diventata la numero uno da un giorno all’altro. Senza, ci vorranno tre anni per superare la concorrenza. Ma è solo una questione di tempo; Sonova raggiungerà i suoi obiettivi», spiega l’analista a swissinfo.
Bischofberger approva la strategia di Sonova che sta tentando di espandersi nel reparto più tecnologico del mercato, per produrre apparecchi più sofisticati e costosi. La compagnia, ad esempio, progetta di incorporare gli apparecchi acustici nei telefoni cellulari e nelle agende elettroniche, anche se per arrivare a questi risultati ci vorranno molti anni.
«Questo mercato è più interessante, perché offre dei margini migliori. Un’unità aziendale simile può realizzare prezzi più alti, anche se i costi di produzione non sono molto diversi da quelli del prodotto più economico dell’assortimento», afferma Bischofberger.
Il mercato degli apparecchi acustici ha un buon potenziale di crescita. Ad avere problemi d’udito è una persona su dieci, anche se attualmente solo una su cento indossa degli apparecchi acustici. Questo perché gli apparecchi sono ancora percepiti come un corpo estraneo e hanno un’immagine negativa. Per combattere questa realtà, Sonova vuole rendere gli apparecchi acustici sempre più invisibili e integrarli ad accessori con un design alla moda.
swissinfo e agenzie
Il gruppo Sonova ha sede a Zurigo ed è specializzato in design, sviluppo, produzione e distribuzione di apparecchi acustici per adulti e bambini.
Sonova è attiva in più di 70 paesi. La sua presenza è particolarmente forte in America del Nord e in Europa. Dà lavoro a più di 4’000 persone.
Fino a poche settimane fa, Sonova era conosciuta col nome di Phonak. Il gruppo ha assunto la sua nuova denominazione il primo agosto.
Il marchio Phonak – conosciuto anche per essere stato legato ad una squadra di ciclismo – continuerà ad essere usato per degli apparecchi acustici.
ReSound è un produttore di apparecchi acustici digitali e di strumenti diagnostici.
La compagnia ha sede a Copenhagen. È presente in una sessantina di paesi e dà lavoro a 3’400 persone.

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