Salute mentale sotto pressione

I problemi psichici in Svizzera hanno fatto segnare un aumento, in particolare dopo la pandemia e tra i giovani, ma si può parlare di crisi?
Stress, ansia, pensieri suicidi: la salute mentale in Svizzera si è deteriorata in Svizzera, in particolare in seguito alla pandemia. Un quadro della situazione confermato dall’ultima indagine sulla salute SvizzeraCollegamento esterno, i cui risultati sono stati presentati lo scorso novembre.
Tra i dati spicca un netto aumento dei giovani tra i 15 e i 24 anni che segnalavano una sofferenza psicologica. Un malessere che è aumentato, anche se in maniera più contenuta, nella popolazione in generale.
La direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica, al momento della pubblicazione dei dati aveva però messo in guardia sulla loro interpretazione: è possibile, sosteneva, che le persone cercano semplicemente più spesso aiuto e sono più aperte sui loro problemi.
Partendo da queste constatazioni, gli utenti dello spazio di dibattito di “dialogo” hanno voluto aprire una discussione più ampia. La domanda “Salute mentale: la Svizzera è in crisi?”, proposta da uno degli utenti, ha raccolto il sostegno degli altri.
E voi, cosa ne pensate? Venite a condividere le vostre opinioni e pensieri con il resto della Svizzera.
Costi in aumento
Questo aumento dei problemi di salute mentale si ripercuoterebbe sulle strutture di assistenza e avrebbe un impatto sui costi. Questo è ciò che Simone Wieser, economista sanitaria della Scuola universitaria professionale zurighese per le scienze applicate (ZHAW), ha suggerito alla SRFCollegamento esterno.
Metteva in evidenza la forte richiesta di posti di terapia, l’elevata domanda di psichiatri per bambini e adolescenti, che rappresenterebbero una parte importante dei costi legati alla salute. Anche Philippe Luchsinger, presidente dell’associazione Medici di famiglia e dell’infanzia Svizzera, conferma un aumento di questi disturbi, che si fa sentire anche per molti psicologi, le sui liste di attesa si allungano.
Un aiuto da famigliari e amiciz
Sono più di due milioni le persone che in Svizzera hanno già sostenuto attivamente una persona a loro vicina affetta da una malattia mentale, secondo uno studio di Sotomo pubblicato in marzo.
Un aiuto molto importante per chi soffre di disturbi psichici, che dovrebbe altrimenti dipendere da un ulteriore sostegno professionale. Un impegno che può però avere conseguenze negative per chi aiuta: da un carico psicologico alle tensioni interpersonali.
Intelligenza artificiale terapeutica, tra progressi e derive
I giovani, categoria più colpita dall’aumento dei problemi psicologici, è anche quella che ha spesso meno mezzi per farvi fronte. Sono sempre più numerosi a usare l’intelligenza artificiale terapeutica, sotto forma di chatbot online o app sui loro smartphone, come sottolinea la RTSCollegamento esterno.
Degli strumenti che possono essere utili in un ruolo complementare a quello degli specialisti, che temono però alcune derive, come l’allontanamento dai pazienti, ma anche consigli che possono rivelarsi inaproppriati o addirittura pericolosi.
Uno psicologo in tasca (La Matinale, RTS)
Una fascia vulnerabile
Se la sofferenza psicologica tra le giovani donne è stata messa in evidenza dall’indagine sulla salute Svizzera, non bisogna sottostimare i rischi per altre fasce della popolazione.
È per esempio il caso dei giovani richiedenti l’asilo, spesso maschi, meno propensi a parlare dei loro problemi, come sottolinea Sydney Gaultier, psicologo dell’Ospedale universitario di Losanna (CHUV), in un’intervista con SWI swissinfo.ch. Lo specialista mette sotto la lente la vulnerabilità dei minori non accompagnati, che si trovano in situazioni difficili, spesso senza una figura che li accompagni nel loro percorso verso l’età adulta.

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La maggiore attenzione sulla salute mentale ha due facce: se da un lato c’è maggiore consapevolezza e apertura sui problemi psicologici, dall’altro un uso eccessivo e scorretto dei termini legati a sofferenze anche gravi, rischia di svalutarli e svuotarli del loro significato.
I traumi (100 Sekunden Wissen, SRF)
Traduzione: Simone Fassora
La nuova offerta editoriale mira a favorire il dialogo tra le diverse regioni del Paese senza barriere linguistiche. Ogni settimana propone un tema con contenuti da tutta la Svizzera e un dibattito tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese.Collegamento esternoCollegamento esterno

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