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Sondaggio: gli svizzeri contro la guerra

Secondo i dati di un'inchiesta, soltanto il 2 % della popolazione è favorevole, in qualsiasi caso, ad una guerra contro l'Irak.

Il sondaggio, pubblicato dalla Weltwoche, rivela inoltre un sentimento diffuso di antiamericanismo tra gli svizzeri.

La prospettiva di un nuovo conflitto in Iraq non solleva molti consensi in Svizzera. In base al sondaggio, realizzato dal settimanale svizzero-tedesco tra il 15 e il 27 gennaio, per il 40 % della popolazione la guerra va evitata in ogni caso.

Il 23 % delle 1000 persone interrogate ritiene che un intervento militare può essere considerato giustificato, a condizione che vi sia un mandato specifico delle Nazioni unite.

Per il 31 degli intervistati, l’ipotesi di una guerra può essere ammessa soltanto se è possibile dimostrare che l’Iraq viola le risoluzioni dell’ONU sul disarmo.

L’opzione militare incondizionata è sostenuta invece soltanto da un piccolissima minoranza della popolazione: l’1,9 % delle persone contattate è favorevole in qualsiasi caso ad un attacco del regime iracheno.

Americani poco apprezzati

Dal sondaggio della Weltwoche, che intendeva innanzitutto sondare i rapporti tra Svizzera e Stati uniti, traspare un sentimento di antipatia nei confronti della superpotenza.

Ben il 41 % degli interrogati afferma infatti di avere un’opinone piuttosto negativa degli Stati uniti e del popolo americano. Il 15 % ammette addirittura di avere un’immagine molto negativa.

Dall’altra parte, sempre in base all’inchiesta, solo il 34 % degli svizzeri nutre un sentimento piuttosto positivo e il 4 % dichiara di avere un’opinione molto buona nei confronti del leader mondiale.

Il settimanale rileva che l’antiamericanismo è alquanto diffuso in tutti gli strati sociali, in tutte le classi di età e in tutte le regioni della Svizzera.

Peggior risultato in Europa

Le percentuali di antiamericanismo emerse dal sondaggio rappresentano un record a livello europeo. Indagini analoghe, realizzate in 44 paesi del Vecchio continente, hanno fornito infatti un’immagine piuttosto positiva degli Stati uniti tra i popoli europei.

I risultati sono considerati quindi alquanto sorprendenti dai promotori del sondaggio. I dati raccolti in Svizzera vanno tuttavia relativizzati, dal momento che l’inchiesta è stata condotta nel clima attuale di guerra, che influisce probabilmente in modo negativo sull’immagine degli Stati uniti.

Tenendo conto di questo fatto e della tormentata vertenza sui fondi in giacenza della Seconda guerra mondiale, non stupisce comunque che l’immagine della superpotenza sia peggiorata rispetto a due anni fa. Nel 2000, circa i due terzi degli svizzeri affermavano di avere un’opinione buona o molto buona degli Stati uniti.

swissinfo, Armando Mombelli

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