Prospettive svizzere in 10 lingue

Stéphane Lambiel campione del mondo

Il giubilo del ventenne Stéphane Lambiel Keystone

Ai campionati del mondo di pattinaggio artistico a Mosca, Stéphane Lambiel scrive una pagina storica per lo sport svizzero.

Solo due atleti prima di lui erano riusciti nell’impresa. Lambiel ha retto la forte pressione e ha preceduto il canadese Jeffrey Buttle e l’americano Evan Lysacek.

Il ventenne pattinatore svizzero non era mai salito su di un podio internazionale, conquistando al massimo il quarto posto nelle precedenti competizioni. Ma a Mosca ha affrontato il programma libero dall’alto di una solida leadership conquistata dopo gli obbligatori e dopo il programma corto.

È il terzo svizzero ad aver riportato una medaglia d’oro ai mondiali, dopo Hans Gerschwiler, nel 1947 e Denise Biellmann nel 1981.

Lambiel ha lasciato nella capitale russa un’impressione molto forte. Ha eseguito il suo programma come penultimo concorrente in lizza, con 5,62 punti di vantaggio sul francese Brian Joubert e in qualche modo è stato anche favorito dal ritiro del campione del mondo russo Evgeni Plushenko, in cattive condizioni fisiche.

Per colpa di una caduta, Joubert ha mancato il duello finale e si è classificato al sesto posto.

Armonia e forza espressiva

Uno dei motivi del successo di Lambiel sembra legato ad una ritrovata armonia intorno a sé. Determinante per lui il suo allenatore, il bernese Peter Grütter: lo si è visto chiaramente nei campionati nazionali del gennaio scorso tenutisi a Losanna.

Dopo una separazione seguita ai campionati europei di Torino, Lambiel era parso molto insicuro ed impaurito a Losanna, e aveva richiamato Grütter.

«Anche solo la sua presenza è importante per me», aveva detto il giovane campione svizzero. Il suo allenatore, con Lambiel da più di dieci anni, dice di lui che sin da piccolo: «metteva tutto se stesso in quello che faceva, anima e cuore, e con una grande intensità».

E un giudice finlandese, quando aveva appena dieci anni, predisse che un giorno sarebbe salito ai massimi vertici, diventanto campione del mondo.

Un momento magico



La possibilità di vittoria si è concretizzata per Lambiel nell’ultimo mese e mezzo. Dopo il quarto posto degli europei di Torino, il pattinatore svizzero ha messo a frutto i consigli degli esperti del settore.

Cambiato il programma lungo, «The Truman Show» con il «King Arthur», Lambiel e il suo staff hanno lavorato soprattutto sulla condizione fisica, uno dei punti deboli all’europeo.

Alcuni elementi tecnici sono poi stati modificati, come il cambio-filo delle piroette. Da quel momento il “piccolo principe” di Saxon sembra essere divenuto inattaccabile.

La musica del suo programma libero lo ha trascinato alla vittoria: «La musica è molto forte. Mi dà forza, mi sostiene», ha detto Stéphane. Qualcuno gli ha chiesto se sapeva chi avesse incarnato il ruolo di Re Artù prima di lui. «Io faccio la parte del re. Ce n’è uno solo», ha risposto Lambiel con una risata.

swissinfo e agenzie

Stéphane Lambiel è nato il 2 aprile 1985 a Martigny (Vallese). Ecco i principali risultati da lui ottenuti:

Campionato svizzero junior nel 1998 e 1999. Campione svizzero nel 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005.

1999/2000: 3° al gran premio junior di Nagano (Giappone).

2000/01: 2° al gran premio junior di Città del Messico.

2001/02: 4° ai campionati europei di Losanna e 15° alle Olimpiadi di Salt Lake City.

2002/03: 5° ai campionati europei di Malmö (Svezia).

2003/04: 4° ai campionati del mondo di Dortmund e 6° ai campionati europei di Budapest.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR