A Neuchâtel o Zurigo fa ormai caldo come in Italia 50 anni fa
I dati raccolti dalle stazioni meteorologiche europee mostrano che le temperature attuali in Svizzera sono paragonabili a quelle che, qualche decennio fa, si registravano molto più a sud. È quanto emerge da un’analisi condotta dalla redazione dati della RTS.
Fino a 28 gradi a metà settembre, un’ondata di calore in giugno e record di temperatura in gennaio: la Svizzera si sta riscaldando, e questo sta modificando profondamente le nostre abitudini climatiche. Un fenomeno che non si limita ai confini nazionali.
La Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS ha confrontato le temperature mensili storiche di oltre 900 stazioni meteorologiche in Europa, e il risultato è inequivocabile: nella maggior parte dei casi, le temperature attuali corrispondono a quelle che, nel XX secolo, si registravano in località più meridionali. Ginevra somiglia oggi al nord Italia, Parigi a Tolosa e Londra alla regione di Bordeaux.
In rosso, la stazione selezionata. In blu, le stazioni di misurazione con temperature equivalenti a quelle del XX secolo. Nota: sui dispositivi iOS (iPhone e iPad), è necessario cliccare due volte su una stazione per selezionarla.
Il cambiamento climatico è il responsabile
Secondo Martine Rebetez, professoressa ordinaria all’Università di Neuchâtel e ricercatrice presso l’Istituto federale WSL, questa evoluzione delle temperature è chiaramente riconducibile agli effetti già tangibili del cambiamento climatico. Una constatazione logica, considerando che la temperatura media attuale in Svizzera è di quasi tre gradi superiore rispetto ai livelli preindustriali.
Di fronte alla rapidità del riscaldamento, la vegetazione fatica ad adattarsi. “Gli abeti rossi hanno una vita media di oltre 100 anni. Le temperature cambiano troppo velocemente, il che significa che nel corso della loro esistenza soffriranno e la loro salute si deteriorerà”, spiega Martine Rebetez. Questi alberi potrebbero diventare sempre più rari nel paesaggio svizzero.
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Patate e barbabietole da zucchero, due simboli minacciati
Anche l’agricoltura deve adattarsi gradualmente alle nuove condizioni climatiche. In Svizzera, la patata e la barbabietola da zucchero, che prosperano in un clima fresco e umido, soffrono quando le temperature superano i 30 gradi. Questi tuberi potrebbero trarre beneficio da una coltivazione in altitudine, dove il clima è più fresco, ma la maggior parte dei terreni agricoli si trova in pianura. La loro presenza storica nei nostri campi è quindi a rischio.
A differenza delle piante, gli animali possono spostarsi verso ambienti più favorevoli, ma il loro arrivo può mettere in pericolo gli ecosistemi locali. I rischi sono già visibili, come dimostra l’insediamento della zanzara tigre nel sud Europa e fino in Svizzera: un insetto invasivo e portatore di malattie gravi.
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Un clima diverso, nonostante temperature simili
Anche se le temperature medie somigliano a quelle di regioni più meridionali, il clima resta diverso, soprattutto per quanto riguarda le precipitazioni e le variazioni termiche. La climatologa Martine Rebetez precisa: “Le regioni mediterranee hanno estati calde e secche piuttosto omogenee. Al contrario, in luoghi come la Svizzera, i periodi molto caldi possono essere seguiti da episodi piovosi e freddi”.
Prima di vedere garighe nel Giura o ulivi piantati in Argovia, sarà necessario affrontare le numerose sfide ambientali poste dal riscaldamento globale. Al nord come al sud.
Traduzione con il supporto dell’IA/mar
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