The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera

Profughi ucraini, la Svizzera si discosta dalla politica UE

Gli sfollati dal fronte ucraino sono stati trasferiti nella regione della Transcarpazia.
Gli sfollati dal fronte ucraino sono stati trasferiti nella regione della Transcarpazia. Keystone / EPA / Igor Tkachenko

A novembre la Svizzera limiterà l'accoglienza di una parte delle persone in fuga dall'Ucraina, sostenendo che sette regioni del Paese martoriato dalla guerra sono abbastanza sicure per potervi restare. Chi è più vicino ai combattimenti, tuttavia, nutre dei dubbi e sottolinea i continui attacchi russi con missili e droni in alcune di quelle stesse aree.

Sebbene la Svizzera abbia seguito l’Unione Europea nel prorogare fino a marzo 2027 lo status di protezione temporanea S per le ucraine e gli ucraini, l’aggiunta di limiti geografici su chi può essere accolto segna una rottura con i suoi vicini dell’UE, che concedono protezione senza distinzioni regionali.

Dal 1° novembre, in base alle nuove norme decise dal Parlamento, Collegamento esternola Segreteria di Stato della migrazione (SEM) inasprirà i criteri per la protezione temporanea classificando le regioni ucraine come “sicure” o “non sicure” per il ritorno.

Le persone richiedenti provenienti dalle regioni della Volinia, Rivne, Leopoli, Ternopil, Transcarpazia, Ivano-Frankivs’k e Černivci rischiano di vedersi respingere la domanda, ma non se loro o le loro famiglie sono già titolari dello statuto S.

La Norvegia apre la strada

La Norvegia, che non fa parte dell’UE, ha rivisto le sue regole sulla protezione temporanea per le persone ucraine prima della Svizzera, ampliando l’elencoCollegamento esterno delle regioni considerate sicure per il rimpatrio a gennaio 2025.

Il Ministero norvegese della giustizia e della sicurezza pubblica ha dichiarato a Swissinfo.ch che, da settembre 2024, le persone ucraine che arrivano da “regioni sufficientemente sicure” non beneficiano più della protezione temporanea collettiva e devono presentare domanda di asilo individuale.

La consigliera del ministero Raheela Chaudhry ha affermato che la valutazione della sicurezza è effettuata dall’autorità per l’immigrazione, utilizzando fonti indipendenti come Landinfo, un’unità specializzata in informazioni sui Paesi di origine, che a sua volta raccoglie dati da molte fonti diverse.

“L’elenco delle regioni sicure potrebbe cambiare a seconda degli sviluppi”, ha osservato, aggiungendo che è stato ampliato a 14 regioni nel gennaio 2025. Il ministero ha dichiarato che la misura mira a “mantenere l’afflusso in Norvegia controllato e sostenibile”, dopo che gli arrivi alla fine del 2023 hanno superato quelli di tutti gli altri Stati nordici. Sebbene da allora i numeri siano diminuiti, “l’effetto isolato di questa misura non può essere quantificato”, ha detto Chaudhry.

Regioni “sicure” sotto accusa

Ivan Gomza, professore presso il Dipartimento di specializzazione in scienze sociali e umanistiche della Kyiv School of EconomicsCollegamento esterno, ha dichiarato a Swissinfo.ch che la logica di dividere l’Ucraina in regioni sicure e non sicure è solo parzialmente convincente.

Ivan Gomza
Ivan Gomza Su gentile concessione del professor Ivan Gomza

Secondo il professore, la Transcarpazia e Černivci rimangono tra le regioni relativamente sicure del Paese, sebbene anche queste zone siano state recentemente bersaglio di attacchi russi.

Reuters ha riferito che nell'agosto 2025 un attacco missilistico russo contro un'impresa di proprietà americana a Mukachevo, nella regione di Zakarpattia, ha ferito 15 persone.
Reuters ha riferito che nell’agosto 2025 un attacco missilistico russo contro un’impresa di proprietà americana a Mukachevo, nella regione di Zakarpattia, ha ferito 15 persone. Keystone / Newscom / Zakapattia Regional Prosecutor Office

L’agenzia di stampa Reuters ha riferito che nell’agosto 2025Collegamento esterno un attacco missilistico russo contro un’impresa di proprietà statunitense a Mukachevo, in Transcarpazia, ha ferito 15 persone e che nel luglio 2025Collegamento esterno i detriti di un drone hanno ucciso due civili nella regione di Černivci durante un assalto notturno su larga scala.

Gomza ha sostenuto che etichettare Leopoli, Rivne e Ivano-Frankivs’k come regioni sicure è discutibile. “Queste città subiscono regolarmente attacchi e interruzioni di energia. Tracciare una linea di demarcazione di questo tipo sarà difficile da giustificare”, ha affermato. Questa politica, ha avvertito Gomza, sarà inevitabilmente percepita come ingiusta. “Nel 2023 le persone potevano entrare nell’UE indipendentemente dalla loro regione di domicilio, mentre oggi chi desidera farlo si vedrà la porta sbarrata”.

>>> L’intervista di Swissinfo.ch a Natalia M, una cittadina ucraina che risiedeva in Russia prima dell’inizio della guerra e a cui è stato vietato di rientrare nel Paese:

La Norvegia aumenta il sostegno finanziario all’Ucraina

Nonostante una maggiore severità sulla protezione temporanea per le persone rifugiate dall’Ucraina, la Norvegia ha aumentato notevolmente il suo sostegno a Kiev. L’importo totale raggiungerà gli 85 miliardi di corone norvegesi (6,7 miliardi di franchi), ovvero 50 miliardi di corone in più rispetto a quanto previsto in precedenza.

I fondi saranno destinati al sostegno militare, come l’acquisto di sistemi di difesa aerea, munizioni di artiglieria, droni e il potenziamento delle capacità marittime dell’Ucraina, anche attraverso la cooperazione con la sua industria della difesa.

Inoltre, la Norvegia guiderà un’iniziativa congiunta dei Paesi nordici e baltici per equipaggiare e formare una brigata ucraina, assumendosi la responsabilità principale dell’addestramento.

“La guerra della Russia contro l’Ucraina è un punto di svolta per l’Europa e costituisce una grave minaccia per la pace e la sicurezza europee”, ha dichiarato in aprile il ministro delle finanze norvegese ed ex segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. “La guerra di aggressione russa prosegue senza sosta e Mosca sta riarmando rapidamente. Sono quindi molto lieto che tutti i partiti politici dello Storting [il Parlamento norvegese] abbiano appoggiato questo incremento del nostro sostegno”.

Il sostegno della Svizzera si concentra sulle persone rifugiate

A differenza della Norvegia, il contributo della Svizzera è prevalentemente legato ai costi di accoglienza e integrazione delle persone ucraine sul territorio elvetico, e solo una minima parte è stato destinato agli aiuti diretti all’Ucraina stessa.

Le persone titolari di un permesso S in Svizzera hanno diritto a una serie di prestazioni e di sostegno. Tra queste figurano l’accesso alle cure mediche, l’assistenza finanziaria e l’alloggio presso famiglie private o in strutture fornite dallo Stato, come nel caso di Ginevra.

Questo programma mette a disposizione dei Cantoni 3’000 franchi per persona all’anno per sostenere le misure di integrazione. I minori possono frequentare la scuola e gli adulti hanno la possibilità d’iscriversi a corsi di lingua. Chi è titolare del permesso ha anche il diritto di lavorare in Svizzera e può viaggiare liberamente all’interno dello spazio Schengen.

L’8 ottobre il Governo svizzero ha deciso di mantenere lo statuto di protezione SCollegamento esterno per le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina almeno fino al 4 marzo 2027. Tuttavia, dal 1° novembre 2025, le persone con lo statuto S potranno soggiornare in Ucraina solo per un massimo di 15 giorni a semestre, invece dei 15 giorni a trimestre previsti dalle norme attuali.

Secondo l’Ukraine Support TrackerCollegamento esterno del Kiel Institute for the World Economy, la Svizzera ha stanziato 4,27 miliardi di euro (3,97 miliardi di franchi) per l’Ucraina, una somma quasi interamente assorbita dai costi legati alle persone rifugiate, mentre il suo aiuto totale, escluse tali spese, ammonta a soli 930 milioni di euro. La Norvegia ha fornito 6,49 miliardi di euro in aiuti totali, escluse le spese per le persone rifugiate, oltre a 3,75 miliardi di euro stanziati unicamente per i costi legati a queste ultime.

L’UE mantiene una protezione uniforme

Nel giugno 2025, l’UE ha prorogato la sua direttiva sulla protezione temporanea per le persone in fuga dall’UcrainaCollegamento esterno fino al 4 marzo 2027. La posizione del Consiglio è stata espressa dal ministro degli interni polacco Tomasz Siemoniak: “Mentre la Russia continua a terrorizzare la popolazione civile ucraina con attacchi aerei indiscriminati, l’UE continua a mostrare la sua solidarietà al popolo ucraino. Continueremo a offrire protezione a milioni di persone rifugiate dall’Ucraina per un altro anno”.

A differenza della Svizzera e della Norvegia, il quadro normativo dell’UE non fa distinzioni tra le regioni di origine e si applica in egual modo a tutte le persone sfollate ucraine.

Ivan Gomza è scettico sul fatto che la Svizzera e la Norvegia possano influenzare la politica dell’UE, ma riconosce che alcuni Stati membri potrebbero citare il loro esempio per imporre a loro volta dei limiti, anche in base all’età o al genere delle persone ucraine in arrivo.

Articolo a cura di Reto Gysi von Wartburg/ts

Tradotto con l’ausilio dell’IA/mrj

Altri sviluppi
La nostra newsletter sulla politica estera

Altri sviluppi

Affari esteri

La nostra newsletter sulla politica estera

La Svizzera in un mondo in rapido movimento. Accompagnateci per osservare gli ultimi sviluppi della politica estera, grazie alla nostra newsletter.

Di più La nostra newsletter sulla politica estera

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR