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Assassinio turiste Marocco: arrestato svizzero, DFAE segue il caso

Fiori e candele in memoria delle vittime KEYSTONE/AP/MOSA'AB ELSHAMY sda-ats

(Keystone-ATS) La Confederazione prende molto sul serio il caso dell’arresto, avvenuto ieri in Marocco, di un cittadino svizzero in relazione al recente assassinio di due turiste scandinave nel sud del Paese.

È quanto indica oggi il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), George Farago, in una nota.

Il DFAE aggiunge che la rappresentanza elvetica a Rabat è stata in contatto fin dall’inizio con le autorità marocchine e assicura il coordinamento. “L’ambasciatore svizzero in Marocco ha inoltre annullato la sua vacanza in Svizzera e sta tornando a Rabat.”

Le autorità federali competenti sono in stretto contatto tra loro e con le autorità marocchine, spagnole, danesi e norvegesi. “La Svizzera assicura ai parenti delle vittime dell’omicidio la sua solidarietà e la sua profonda partecipazione”, conclude il DFAE.

Ieri l’Ufficio centrale marocchino per le investigazioni giudiziarie (Bureau central d’investigation judiciaire, BCIJ) aveva annunciato l’arresto di un uomo con nazionalità elvetica e spagnola, “intriso di ideologia estremista, sospettato di aver insegnato ad alcune delle persone coinvolte nella vicenda gli strumenti di comunicazione derivanti dalle nuove tecnologie e di averle addestrate a sparare”.

Una studentessa danese di 24 anni e la sua amica, una norvegese 28enne, sono state uccise la notte tra il 16 e il 17 dicembre nel sud del Marocco, dove erano in vacanza. I loro corpi sono stati rinvenuti in un’area isolata dell’Alto Atlante, in una zona molto frequentata dagli escursionisti. Entrambe le vittime sono state decapitate.

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