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“Blick” non vuole scusarsi con autorità Turchia

"Blick" non vuole scusarsi con autorità Turchia. KEYSTONE/STR sda-ats

(Keystone-ATS) Il “Blick” non intende scusarsi né prevede “riparazioni” come chiesto dal ministero degli esteri di Ankara dopo il suo appello di ieri ai turchi di Svizzera a votare “no alla dittatura di (Recep Tayyip) Erdogan” nel referendum del 16 aprile.

“Evidentemente no, perché da noi vige la libertà di espressione, contrariamente a quanto avviene in Turchia”, ha risposto oggi il caporedattore del giornale zurighese Christian Dorer a una domanda in tal senso durante il radiogiornale delle 12.30 della radio romanda RTS.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Il giornale – ha aggiunto – non si aspettava una reazione simile. “Ma siamo contenti che anche il presidente (turco Erdogan) legga il Blick”.

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