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Borsa svizzera: chiude in avanzata, SMI +0,34%

Keystone-SDA

La borsa svizzera ha concluso in territorio positivo la seduta odierna. L'indice principale SMI ha terminato guadagnando rispetto a ieri lo 0,34% a 11'858,33 punti.

(Keystone-ATS) Il mercato zurighese ha quindi ben assorbito la botta della notizia, giunta venerdì scorso, dei dazi del 39% imposti alla Svizzera dal presidente statunitense Donald Trump. Già ieri, nella prima seduta dopo l’annuncio di Washington, i listini erano riusciti a chiudere in lieve flessione, non facendosi prendere dal panico come invece temeva qualcuno.

“Buy now, think later” (“Compra ora, rifletti dopo”, ndr), ha riassunto il clima odierno la analista di Swissquote Ipek Ozkardeskaya. Insomma, gli operatori non sembrano per adesso fasciarsi la testa, anche perché la partita sulla vertenza commerciale è ancora aperta: la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia Guy Parmelin si recheranno infatti negli Usa per cercare di negoziare un accordo last minute con il tycoon e la sua amministrazione.

Tra le blue chip, a spiccare è stata Logitech (+3,05% a 76,94 franchi). Compatti ben sopra la linea di demarcazione anche gli assicurativi Swiss Re (+1,05% a 149,65 franchi), Swiss Life (+0,87% a 861,00 franchi) e Zurich (+0,78% a 568,00 franchi). Restando in ambito finanziario, più lontani hanno finito Partners Group (+0,18% a 1094,00 franchi) e UBS (-0,17% a 30,17 franchi).

Fra le sorvegliate speciali – visto che Trump vorrebbe un netto ribasso del prezzo dei farmaci – Novartis (+0,94% a 95,47 franchi) ha archiviato la giornata staccando Roche (+0,16% a 255,40 franchi). Il miglior peso massimo difensivo, pur se di pochissimo, è però stato Nestlé (+0,95% a 71,98 franchi).

Ancora una volta contrastati i valori più sensibili alla congiuntura, sparpagliati in una forbice fra Kühne+Nagel (+0,58% a 165,95 franchi) e Amrize (-1,03% a 40,52 franchi). Quest’ultima sarà la prossima azienda dello SMI a presentare – domani in tarda serata – i risultati trimestrali.

Infine, nel mercato allargato, da segnalare la brusca battuta d’arresto di Oerlikon (-8,76% a 3,52 franchi). Il gruppo industriale ha comunicato oggi di aver terminato in perdita il primo semestre, oltre ad aver rivisto al ribasso le proprie previsioni per il resto dell’esercizio.

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