Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,22%
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso in calo una seduta complessivamente negativa. L’indice principale SMI segna un -0,22% a 8’937.39 punti, quello allargato SPI un -0,16% a 10’451.43 punti.
Dopo aver oscillato per ore attorno alla parità i listini si sono orientati chiaramente al ribasso dopo che nel primo pomeriggio il presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi ha affermato che “i rischi per le prospettive” economiche dell’Eurozona “si sono mossi verso il basso”, citando fra i fattori di rischio il protezionismo, gli senari geopolitici, i paesi emergenti e la vulnerabilità dei mercati finanziari.
Poco prima i membri del consiglio direttivo dell’istituto avevano lasciato invariati i tassi d’interesse. Nel tardo pomeriggio i listini di Zurigo hanno però ridotto le perdite.
Tra le blue chip in recupero Sika (+2,16% a 132.50 franchi) dopo la forte flessione di ieri in seguito all’annuncio, alla vigilia, del lancio di un prestito convertibile fino a 1,3 miliardi di franchi. Bene anche SGS (+1,54% a 2’380.00 franchi), Adecco (+1,50% a 51.36 franchi), Swiss Re (+1,41% a 96.40 franchi) e Swatch (+1,31% a 308.80 franchi).
Pesante invece LafargeHolcim (-1,85% a 45.16 franchi) dopo l’abbassamento della raccomandazione sul titolo e dell’obiettivo di corso da parte di UBS. Male anche Novartis (-1,82% a 86.42 franchi) interessata oggi da voci secondo cui sarebbe intenzionata a rilevare Vifor (che è invece avanzata dello 0,72% a 125.90 franchi). Hanno chiuso in calo anche Roche (-0,99% a 255.80 franchi) e Givaudan (-0,24% a 2’452.00 franchi) e UBS (-0,08% a 12.99 franchi).
Nel mercato allargato, tra le aziende che hanno pubblicato oggi cifre relative all’andamento degli affari nel 2018 Schlatter è avanzata di ben il 19,55% a 42.80 franchi, Huber + Suhner dell’1,72% a 76.80 franchi e Belimo dello 0,74% a 4’110.00 franchi.
Tra gli altri titoli Barry Callebaut è salita del 5,37% a 1’687.00 franchi grazie a un miglioramento della raccomandazione sul titolo e dell’obiettivo di corso da parte di Goldman Sachs, mentre al contrario Zur Rose (-2,46% a 91.20 franchi) ha sofferto per l’abbassamento del rating da parte della Banca cantonale di Zurigo. Entrambe avevano pubblicato ieri cifre sull’andamento degli affari nel 2018.
Panalpina, nel mirino della danese DSV, ha perso il 3,34% a 176.80 franchi mentre la concorrente Kühne + Nagel, che oggi si è detta non interessata a sottoporre una controfferta, è scesa dello 0,74% a 133.25 franchi. Leclanché, la quale parteciperà a un consorzio industriale in Germania che gestirà un centro di ricerca e di produzione di celle per batterie, è cresciuta dell’1,80% a 1.975 franchi. Infine AMS, in assenza di notizie che la riguardano, è salita del 7,04% a 26.15 franchi.