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Borsa svizzera chiude in rialzo a massimi da due anni, SMI +0,61%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso ai massimi da oltre due anni: dopo una seduta trascorsa tutta in territorio positivo, l’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9452,32 punti, in progressione dello 0,61% rispetto alla chiusura di venerdì.

Dal canto suo, il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,59% a 10’811,74 punti.

L’accordo politico sulla riforma fiscale negli Usa voluta dal presidente Donald Trump, che potrebbe venir approvata domani alla Camera, e l’ennesima apertura record di Wall Street hanno sostenuto i listini azionari del Vecchio continente.

Sul fronte svizzero i 20 titoli principali hanno concluso quasi tutti sopra la linea di demarcazione. Fa eccezione Nestlé (-0,12% a a 84,20 franchi) – che ha annunciato di aver venduto due aziende produttrici di tè americane alla società d’investimento Fireman Capital Partners e al gruppo alimentare Dunn’s River Brands – maglia nera della seduta. Fra gli altri pesi massimi difensivi Roche (+0,78% a 246,00 franchi) si è fatta preferire a Novartis (+0,36% a 84,10 franchi).

Hanno guadagnato anche i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come Sika (+1,64% a 7’755,00 franchi), ABB (+1,36% a 26,12 franchi), Adecco (+1,08% a 74,80 franchi), LafargeHolcim (+0,65% a 54,15) e Geberit (+0,24% a 426,10 franchi). Da segnalare il balzo di Lonza (+2,81% a 267,20 franchi), maggior aumento della giornata.

Chiusura in territorio positivo anche per il segmento del lusso, con Richemont (+0,95% a 89,90 franchi) un passo avanti a Swatch (+0,63% a 396,80 franchi).

Sono vieppiù saliti nel corso della giornata i bancari, con UBS (+0,94% a 18,18 franchi), Credit Suisse (+0,69% a 17,59 franchi) e Julius Bär (+1,10% a 59,65 franchi). Il movimento favorevole ha interessato anche gli assicurativi Zurich (+0,63% a 303,90 franchi), Swiss Re (+0,32% a 92,80 franchi) e Swiss Life (+1,08% a 345,10 franchi).

Nel mercato allargato buon andamento di Helvetia (+1,66% a 552,50) dopo l’annuncio dell’ex CEO di Raiffeisen, Pierin Vincenz, di lasciare con effetto immediato la presidenza del consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo. All’origine della decisione c’è il protrarsi dell’inchiesta aperta nei suoi confronti dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma).

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