Borsa svizzera: mattinata in ribasso
(Keystone-ATS) La mattinata prosegue al ribasso per la Borsa svizzera, in linea con le altre piazze continentali: alle 11.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 9135,35 punti (-0,17% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,18% a 8977,14 punti.
In Europa pesano notizie congiunturali poco incoraggianti. In Cina è stato ravvisato un indebolimento della crescita dell’industria, negli Usa hanno deluso le vendite al dettaglio durante l’importante fine settimana del Thanksgiving, mentre nell’Eurozona è sceso l’indice Pmi manifatturiero, con la Germania scivolata sotto la soglia di espansione.
Sul fronte interno il fine settimana di votazioni ha portato a risultati attesi: ciò nonostante non è mancato un impatto sul corso dell’oro, salito del 2%. Fra gli operatori ci si chiede anche se la Banca nazionale svizzera non voglia ora approfittare del margine di manovra per introdurre tassi negativi quale misura contro il rafforzamento del franco, un provvedimento di cui beneficerebbero le azioni.
Intanto però l’SMI sta arretrando dopo una seduta di venerdì in cui aveva aggiornato il suo massimo pluriennale. A livello di singoli titoli le vendite stanno interessando in modo particolare i titoli più sensibili ai cicli economici quali ABB (-1,48%), Holcim (-0,49%) – che ha ottenuto l’ultimo indennizzo dopo dopo la nazionalizzazione della sua filiale venezuelana – e Adecco (-0,81%).
In controtendenza è Givaudan (+1,80%), che approfitta di una raccomandazione di Deutsche Bank. Sostengono il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,48%) e Roche (+0,10%), mentre Novartis è azzoppata dai risultati negativi di uno studio concernente il suo farmaco Gilenya.
Nel mercato allargato occhi puntati su Emmi (+0,20%) e Von Roll (+3,01%), che hanno venduto attività all’estero.