Brexit: May non cede su no deal, scontro con Corbyn
(Keystone-ATS) “Assicurare che il Regno Unito esca dall’Ue con un deal” è l’unica garanzia per evitare un no deal.
Lo ha ribadito la premier Tory, Theresa May, nel Question Time di oggi ai Comuni respingendo ancora una volta la richiesta del leader dell’opposizione Jeremy Corbyn di togliere dal tavolo come premessa ogni ipotesi di divorzio senz’accordo.
May ha poi contestato “le precondizioni” di Corbyn, il quale le ha rinfacciato a sua volta di non mostrare “alcuna flessibilità”.
Il leader del Labour ha contestato alla premier di non voler davvero dialogare e di fatto “perdere tempo” per lasciare il Paese di fronte all’alternativa fra un il suo accordo ormai morto e un no deal che “sarebbe catastrofico per il Paese”. Un no deal, ha polemizzato Corbyn, che anche ministri dell’ala moderata del governo Tory come Philip Hammond e Amber Rudd chiedono di escludere a priori dal tavolo.
May, rispondendo più avanti a sollecitazioni di deputati conservatori brexiteers, si è peraltro limitata a ribadire di voler garantire l’attuazione della Brexit, per “far uscire la Gran Bretagna dall’Ue con un accordo”, senza accennare neppure a ipotesi di rinvio. E ripetendo il suo no a un referendum bis.
In polemica con gli indipendentisti scozzesi dell’Snp, pure allarmati da un possibile divorzio no deal da Bruxelles, la premier li ha accusati di voler poi strumentalizzare il dossier per far campagna per un nuovo referendum sulla secessione della Scozia dal Regno. Un referendum che il governo intende impedire, ha detto, considerando definitivo il risultato del 2014.