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Bruno Piatti: decretato fallimento, interessati 250 posti di lavoro

Cucine Bruno Piatti in fallimento. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Il tribunale distrettuale di Bülach (ZH) ha decretato oggi il fallimento del fabbricante di cucine Bruno Piatti SA. Lo indica l’azienda sulla sua pagina internet, precisando che i suoi beni verranno al più presto venduti.

In tutto sono interessati 250 posti di lavoro, riferisce la “Handelszeitung”.

La moratoria concordataria era stata avviata il 28 luglio e si è conclusa il 30 ottobre. In marzo era stata annunciata la soppressione di 60 dei 300 impieghi.

Sulla pagina web l’impresa invita i collaboratori a due incontri informativi che si terranno martedì 19 e mercoledì 20 settembre presso la sede di Dietlikon (ZH).

Bruno Piatti SA si è unita nel 2012 a Foster per creare AFP Küchen. Dal 2014 è filiale del gruppo tedesco Alno, in crisi da anni e la cui situazione è precipitata durante l’estate quando i negoziati con potenziali investitori e creditori sono falliti.

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