CF: da luglio cambiano disposizioni doganali per carne e vino
(Keystone-ATS) Dal primo luglio sarà possibile importare in Svizzera 5 litri di vino e un chilo di carne o altri preparati senza pagare dazi. Il Consiglio federale ha emanato oggi una nuove disposizioni doganali per il traffico turistico.
Il limite sotto il quale non sarà necessario pagare l’Iva rimane fissato a 300 franchi. Ma nel calcolo sarà inclusa tutta la merce importata, compresi le bevande alcoliche e i tabacchi.
La carne rientrerà in un unico gruppo tariffale. La quantità ammessa senza dover pagare dazi sarà di un chilo, che si tratti di carne fresca o di preparazioni di carne, di carne condita o non condita. Il dazio sarà di 17 franchi al chilo per ogni chilo supplementare. Finora era possibile importare mezzo chilo di carne fresca e 3,5 chili di carne lavorata. Rimane in vigore una sola eccezione: la selvaggina può continuare a essere importata senza limitazioni.
Si potrà passare la dogana con 5 litri di vino (o altre bevande fino a 18% vol) e un litro di superalcolici (oltre 18% vol.) Attualmente la quantità consentita era di due litri fino a 15% vol., e un litro oltre 15% vol. In base alle nuove disposizioni, a partire dal sesto litro occorrerà pagare un dazio di 2 franchi al litro (finora: fr. 0.60 dal terzo al ventesimo litro e fr. 3 dal ventunesimo litro).
Potranno inoltre essere importati 250 sigarette o 250 sigari o 250 grammi di tabacco (finora: 200 sigarette o 50 sigari o 250 g di tabacco), 1 chilo di burro o panna e un litro di olio.
Scopo di questi cambiamenti – precisa un comunicato dell’Amministrazione federale delle dogane – non è né aumentare le entrate doganali né incentivare il turismo degli acquisti. Si tratta piuttosto di semplificare le prescrizioni per i viaggiatori e accelerare la procedura di riscossione dei tributi.
A medio termine sarà anche possibile dichiarare elettronicamente mediante smartphone o tablet le merci prima ancora di arrivare in dogana. In questo modo si potrà conoscere in anticipo l’importo del dazio e dell’imposta sul valore aggiunto dovuti per i beni acquistati nonché scegliere il valico di confine.