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CF: stop a nuove infezioni HIV e epatite entro il 2030

Entro il 2030 non ci dovranno più essere nuove infezioni da HIV e da virus dell’epatite B e C in Svizzera KEYSTONE/DPA/LUKAS SCHULZE sda-ats

(Keystone-ATS) Entro il 2030 non dovranno più esserci nuove trasmissioni dell’HIV – che se non curata sfocia nell’Aids – e dei virus dell’epatite B e C in Svizzera. È l’obiettivo fissato oggi dal Consiglio federale, che per riuscirci ha adottato un nuovo Programma nazionale.

Denominato “Stop all’HIV e all’epatite B e C e alle infezioni sessualmente trasmesse”, i suoi obiettivi sono in linea con quelli dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), indica il governo in un comunicato. Con tale programma l’esecutivo vuole anche ridurre il numero delle nuove infezioni con altri agenti patogeni sessualmente trasmessi, in particolare quelli della sifilide, del virus del papilloma umano (HPV) e della gonorrea.

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Il programma nazionale è dedicato in particolare alle persone che presentano un elevato rischio di contrarre un’infezione da HIV, virus dell’epatite B e C e infezioni sessualmente trasmesse (IST). Da notare anche che dal 1° luglio 2024 i costi della profilassi pre-esposizione all’HIV (PrEP) per le persone con un rischio elevato saranno assunti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie.

Nella nota il Consiglio federale ricorda che la Svizzera vanta oltre 40 anni di esperienza nella prevenzione e nella lotta all’HIV: il primo programma nazionale è stato avviato nel 1987. Nel 2011 sono state integrate le altre infezioni sessualmente trasmissibili e l’anno prossimo sarà aggiunta anche l’epatite B e C.

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