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Chernobyl, inaugurato il nuovo scudo protettivo del reattore

Il nuovo scudo è realtà. KEYSTONE/EPA/SERGEY DOLZHENKO sda-ats

(Keystone-ATS) È stato ufficialmente inaugurato e messo in esercizio il nuovo “scudo” protettivo che copre il reattore numero 4 di Chernobyl, la cui esplosione nel 1986 causò il più grande disastro nucleare civile della storia.

La struttura si chiama New Safe Confinement, è in acciaio, è alta 110 metri, lunga 165 e larga 257, e pesa ben 36’200 tonnellate. Il progetto è costato 1,5 miliardi di euro ed è stato finanziato con un fondo speciale lanciato dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e sponsorizzato da 45 Paesi. Il New Safe Confinement dovrebbe limitare le fughe radioattive per 100 anni.

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“Oggi – ha detto il presidente ucraino Volodimir Zelensky – otteniamo le chiavi della costruzione creata con gli sforzi congiunti di decine di Paesi per proteggere l’intero pianeta e l’umanità dalla contaminazione radioattiva”.

Il nuovo “scudo” è stato costruito in due parti, che sono poi state congiunte nel 2015 ed è al suo posto già dal 2016. Al suo interno ha una gru per rimuovere la vecchia e insufficiente struttura protettiva precedente, il cosiddetto “sarcofago” costruito in fretta e furia dopo il disastro, e i resti del reattore numero 4.

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